Sono al loro terzo album gli irlandesi Girls Names: dal 2 Ottobre possiamo ascoltare il nuovo Arms around a vision per Tough love records. Suoni cupi e agitati in perfetto stile dark wave che avanzano dai cieli di Belfast da dove hanno origine. Dice il cantante Cathal Cully: “Guardiamo all’Europa per l’ispirazione. Per il romanticismo, per l’idea di una vita migliore” e sulla scia di queste parole ci facciamo trasportare nelle atmosfere cult degli anni ’80 tra Joy Division e The Cure, i maestri del genere insomma. Reticence apre il disco con ritmi ossessivi e squarci melodici luminosi un po’ alla New Order. Psichedelia e distorsioni si succedono tra un brano e l’altro: i Girls Names cercano di personalizzare un genere storico, immolato tra idoli e scenari indimenticabili. Il post punk non è facile da far proprio ma il gruppo irlandese c’è riuscito abbastanza bene con questo lavoro. A hunger artist tormenta malesseri tra echi intrecciati di basso e chitarre dai toni scuri. Màlaga si affida ad un basso martellante e un parlato smangiucchiato da suoni metallici e stridenti, fino a che il brano non riversa in cellule melodiche dolci e languide. L’amore in bocca a gloriosi e nostalgici assolutismi: questo è il tema di un disco che gioca con la melanconia come solo questo genere sa fare. Fate un tuffo un nel moderno passato con i Girls Names.
Credits
Label: Tough Love Records 2015
Line-up: Cathal, Claire, Phil, Gib
Tracklist:
- Reticence
- An artificial spring
- Desire oscillations
- (Obsession)
- Chrome rose
- A hunger artist
- Màlaga
- Dysmorphia
- (Convalescence)
- Exploit me
- Take out the end
- I was you
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