Arrivano dalla Sicilia carichi di bagagli (culturali). La cosa che più stupisce maggiormente ne La nouvelle Stupèfiante è proprio la quantità incredibile di citazioni, rimandi e suggestioni disparate: ci vuole gusto, intelligenza e una coerenza artistica invidiabile per realizzare un album d’esordio così particolare e visionario. Ci vuole coraggio, ma anche una notevole consapevolezza dei propri mezzi. La Governante, giovane progetto musicale di quattro ragazzi siciliani, nasce appena due anni fa ma suona assolutamente maturo e slegato dalle mode, infatti La nouvelle Stupèfiante non si avvale di scorciatoie, anzi decide di percorrere strade musicali tortuose con la curiosità del bambino e la saggezza dell’anziano. C’è cultura in questi brani, non semplice citazionismo. C’è il surrealismo e la nouvelle vague, c’è una potente influenza dark wave, c’è un cuore che pulsa, un cervello che viaggia velocissimo e una carnalità profonda e passionale.
Finchè puoi tu balla è il brano di apertura, perfetto per buttare immediatamente l’ascoltatore in uno scenario onirico e claustrofobico che unisce i Joy Division ai Mogwai.
Cartoline (dai tuoi viaggi) stupisce per il lento e audace inizio, il successivo crescendo di intensità, i graffi sulla pelle dati dalle chitarre, i pugni nello stomaco offerti dalla batteria, l’amaro in bocca garantito dai testi, le vertigini causate dai suoni distorti: poesia nelle parole, arte cinematica nella musica capace di innescare immagini.
Eletro-dream-pop? Chiamiamolo così, se vi piace; in ogni caso Bianconi chansonnier (sì, si parla proprio della voce maschile dei Baustelle) è e resterà un brano irresistibile indipendentemente dalla definizione che vogliamo dargli.
Synth, beat elettronici ed un basso sempre più protagonista sono l’ossatura de Le scimmie sulla schiena: coinvolgente ed emozionante anche grazie ad un testo che è una vera e propria macchina da suggestioni oniriche incantate di nouvelle vague (“Lascia che la primavera che porti dentro / diventi estate / raccoglierai vento e buona cortesia / e la tempesta si abbassa sulle rose / le rose di questo giardino. / La scimmia che porti sulla schiena / e la dream machine / che guardi ad occhi aperti / Le beau Serge / la voce di Anna Karina / portale via con te / su questo giardino”).
Il finale del disco è affidato a Noi surreali e Di profilo. La prima colorata e fresca “come quadri di Magritte” con un vorticoso finale dai tratti celestiali che si va a perdere sfumando nel suono della tromba; la seconda più lieve ed eterea, con una voce dilatata che ricorda vagamente Colapesce, a chiudersi con il canto dei grilli, civette ed insetti.
Con questo esordio la band siciliana ci ha aperto le porte delle sueo stanze e dei suoi sogni; se con il prossimo album riuscirà a raccontarci il suo muoversi nel mondo, allora potremo dire di trovarci di fronte a qualcosa di davvero molto importante. Per ora gustiamoci La nouvelle Stupèfiante: un album da amare, fino all’ultimo respiro.
Credits
Label: La Fabbrica Etichetta Indipendente – 2015
Line-up: Salvatore Micalizio (voce e synth) – Sergio Longo (batteria e beat) – Daniele Kiodo Ricca (chitarra e synth) – Maurizio Barabba Carrabino (basso e synth bass); hanno collaborato Vincendo Di Silvestro, Michele Mussara e Fabio Rizzo
Tracklist:
- Finchè puoi tu balla
- Debacle
- Cartoline (dai tuoi viaggi)
- Bianconi chansonnier
- Illusi per niente
- Le scimmie sulla schiena
- Sui pavimenti
- Noi surreali
- Di profilo
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