Home / Recensioni / Album / Brilliant waves – Endless Tapes

Brilliant waves – Endless Tapes

recensione_endlesstapes-brilliantwaves_IMG_201602Disco per chi sta sveglio di notte. Disco notturno, come due occhi di gufo spalancati nel buio. Si chiama Brilliant waves ed è il lavoro degli Endless Tapes. È vero che di dischi strumentali se ne trovano parecchi in giro, ultimamente sembra esploso il boom delle sperimentazioni sonore dove gli strumenti fanno un po’ quello che gli pare, abbozzando sonorità sognanti o incazzate. Eppure, nel flusso indistinto qualcuno spicca per la sua capacità evocativa.
Post esperienza d’ascolto di Brilliant waves: tuffo nel deserto dei pensieri.
La band è composta da Colin Edwin e Alessandro Pedretti. Il primo è il bassista dei Porcupine Tree (recentemente anche O.R.k, e molto altro), il secondo è un batterista-polistrumentista che suona anche con i Giuradei e nel progetto Sdang.
L’omonima Brilliant waves apre il disco subito creando un’atmosfera onirica in cui gli strumenti sondano diverse celle ritmiche e si susseguono paesaggi mentali dolci e aspri. Il ritmo è fluido e costante in Terminal_1; lenta e appassionata procede Il guardiano con una chitarra acustica che fa da protagonista fino a quando beat elettronici si infiltrano suggerendo tensioni melodiche, aggiungendo tinte più cupe al brano. Saturn si distacca dalla sfera terrestre e viaggia tra guizzi di chitarre elettriche precise e ipnotiche. Il disco ha un ampio raggio di contaminazioni ed è proprio questo aspetto a renderlo interessante. Accenni di chillout e fusion si mescolano a esperimenti jazz laddove il basso mantiene una linea costante e greve. In Bass Collapse il basso insiste sull’intrecciare soluzioni melodiche/ritmiche sulla tela formata da tre batterie, rumori ambientali, glitch e echi di una chitarra che si ascolta come quasi un eco lontano. Sinistri rumori aprono l’ultimo brano, Last days, che poi si rivela in tutta la sua arresa e dolcissima malinconia: un lungo addio a qualcuno che non c’è più.
Un disco ricco di immaginazione che ruba il cuore del silenzio notturno per far ridestare i neuroni stanchi del caos diurno.

Credits

Label: Hard World – 2015

Line-up: Colin Edwin (Basso Elettrico, Basso fretless, Ebow, Chitarra elettrica e Programming), Alessandro Pedretti (Batteria, Dispositivi elettronici, Voce, Chitarra e Programming).

Tracklist:

    1. Brilliant Waves
    2. Terminal_1
    3. Il Guardiano
    4. Saturn
    5. Bass Collapse
    6. Possible Mission
    7. Private
    8. Last Days
    9. ** Eleven (Ghost track)

Link: sito ufficiale Colin Edwin, facebook

Brilliant waves – streaming album sampler

Terminal_1 – video

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply