Mondo al contrario – Ilenia Volpe

Katia Arduini Album, Recensioni Lascia un commento

Ci sono pezzi che ascolti e ti rimangono addosso, suonando come un vestito disegnato su misura e che non vorresti mai toglierti. Così mi è successo con Maledetta bellezza, primo estratto da Mondo al contrario, nuovo album di Ilenia Volpe.
Il disco arriva a quattro anni dal precedente Radical chic un cazzo, album che ha segnato il debutto ufficiale della cantautrice romana. Mondo al contrario è stato registrato, mixato e masterizzato da Gianluca Vaccaro (già al fianco di Carmen Consoli, Max Gazzè, Fiorella Mannoia, The Niro) ai Terminal 2 di Roma e la copertina è stata disegnata da Paul Whitehead, artista inglese noto per aver realizzato alcune cover dei dischi dei Genesis.
Al primo ascolto di Mondo al contrario salta all’orecchio un “addolcimento” nei suoni della Volpe rispetto all’album precedente. La matrice rock emerge prepotente tra le note dei nove brani che compongono il disco, ma non esce così rabbiosa come in Radical chic un cazzo.
Mondo al contrario si distingue per i testi, segnati da parole che puntano l’attenzione sulla ricerca della bellezza, sulla malattia mentale, sulle rivoluzioni quotidiane, quelle fatte anche attraverso i piccoli gesti. Temi importanti, alcuni anche scomodi, trattati senza tralasciare una buona dose di ironia. Un album che arriva dritto allo stomaco, anche grazie alla voce graffiante di Ilenia Volpe. Nove brani intensi, compatti, che raccontano nove storie attraverso sonorità rock nelle quali non mancano incursioni afro e reggae.
Mondo al contrario è un album maturo, denso, che spazia dal rock al cantautorato più classico riuscendo a conservare una sua propria identità e conquistando al primo ascolto.