Undici canzoni, undici piccole storie che miscelano due voci, sonorità elettro-pop e sfumature psichedeliche per comporre il disco d’esordio dei Lo Straniero, giovane progetto composto da Giovanni Facelli, Federica Addari e Luca Francia, a cui si sono aggiunti Valentina Francini e Francesco Seitone.
Parlare di esordio sembra quasi bizzarro per questa formazione che si è già fatta notare da pubblico e critica in diverse occasioni e che ha già all’attivo riconoscimenti importanti. Il disco, infatti, è una produzione matura e ispirata, ricca di contaminazioni e citazioni eppure non ne è schiava. Le carte sono messe in tavola da subito, con facilità ritroverete Albert Camus nella title-track Lo straniero o in Sotto le palme di Algeri i CCCP si nascondono nella voce di Facelli in Braccia Ribelli, i Kraftwerk sempre ne Lo straniero. E infine Benvegnù, i Depeche Mode ma anche gli Arcade Fire. Il tutto senza perdere di vista il proprio discorso musicale e la propria identità.
Speed al mattino apre l’esperienza di ascolto e ci proietta in un momento di libertà adolescenziale, in un bosco della provincia piemontese si può decidere di vivere davvero: “si quando il cielo si è aperto / noi eravamo pronti / non servono commenti / in momenti come questi / preso il respiro / ci siamo lanciati in volo”.
Tra le altre si fanno notare, 1249 modi che con ironia invita a riflettere su cosa sia importante. Non propone ricette o consigli di vita anzi in maniera rilassata ci dice che ognuno poi la vede come gli va: “una rivista da mettere nel fuoco / concentrati sui tuoi obiettivi / non smettere di sognare / vai in palestra e poi al mare / per qualcuno non accorgersi di come cambia il tempo è una questione seria e rilevante”.
L’album si chiude con Angeli sulla punta di uno spillo che parla di equilibrismi e di attese, di perfezione e di fragilità, di sicurezza in se stessi e di autostima.
Liriche dirette eppure non crudeli accarezzano le scene di viaggio, di fughe e di ritorni, senza dimenticare di mantenere la giusta “estraneità”, la corretta angolazione che consenta di raccontare il mondo partendo dalla provincia.
Credits
Label: La Tempesta Dischi/Sony Music – 2016
Line-up: Giovanni Facelli (voce, chitarra, synth e autore dei testi) – Federica Addari (voce, synth) – Luca Francia (synth, piano elettrico, drum machine) – Valentina Francini (basso) – Francesco Seitone (chitarra, drum machine) e Gianni Masci (batteria, synth, programmazioni produzione artistica dei brani 1-3-4-6-7-8-9-10)
Tracklist:
- Speed al mattino
- L’ultima primavera
- Rimango qui
- Nera
- 1249 modi
- Cavalli di carta
- Braccia ribelli
- Jet Lag
- Lo straniero
- Sotto le palme di Algeri
- Angeli sulla punta di uno spillo
Link: Facebook, Twitter, SoundCloud