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Una vita tra musica e poesia: Cristiano Godano @ Sound Music Club (NA) 28/10/2016

lh-07LostHighways ha avuto l’onore di girare la chiave nella serratura di una serata in cui Cristiano Godano dei Marlene Kuntz ha raccontato storie personali e musicali. Chitarra alla mano e microfono acceso ha risposto a domande e curiosità, regalando in acustico qualche brano della band. Non un concerto ma un’occasione per scoprire l’artista a 360 gradi. Il Sound Music Club di Frattamaggiore (NA) si è trasformato in luogo intimo, raccolto dove il pubblico è entrato in empatia con l’artista in una dimensione veramente speciale. Noi di LostHighways.it ci siamo trovati ad ambo i lati del palco ed abbiamo scelto di raccontare questo incontro sopra e sotto il palco, con due punti di vista differenti, due telecamere emozionali diverse: la parola e la fotografia.

Sopra il palco.

Sono emozionato. Ho costruito una nuvola di parole-chiavi(tags) per ripercorrere, attraverso citazioni di versi tagati MK e domande, la carriera ventennale di Cristiano Godano. Ho il ruolo di dare una linea speciale a questo viaggio spazio-temporale in un massimo di un’ora e mezza. Non c’è nulla di preparato fra me e lui. Ci siamo conusciuti appena un paio di ore prima dello spettacolo. Salgo sul palchetto, mi siedo sullo sgabello e introduco alla sua magia. Si siede al mio fianco. Iniziamo a vagare nel suo mondo unico, il primo tag scelto è Parte sbagliata, citando versi da E poi il buio (Che cosa vedi, 2000), invito Cristiano a fare un piccolo resoconto della sua carriera e ragionare sulle sue scelte artistiche che mai lo hanno poi spinto dalla parte sbagliata del mondo. Cristiano coglie l’occasione per spiegare quei versi, la struttura geometrica delle strofe di quella canzone, sembra quasi allontanarsi dal centro della domanda ma alla fine approda alla risposta che cerco. Il secondo tag è UNO, parto da tre citazioni da La vera vita di Sebastian Knight di Vladimir Nabokov, da Gioia (Che Mi Do) e da Uno con l’obiettivo di approfondire il tema dell’amore sempre cruciale nei testi di Cristiano. Arriva il momento per due brani in acustico, due gioiellini apripista come La canzone che scrivo per te e Lieve. Essere seduto al suo fianco mentre esegue i pezzi che ti hanno accompagnato per anni è un’emozione particolare, un brivido vitale, la piena constatazione che certe canzoni hanno una magia assoluta indipendentemente dagli arrangiamenti e dal vestito che indossano. La tensione si affievolisce in me e l’incontro scivola in una magica chiacchierata nel corso della quale Cristiano risponde a tutti gli uncini delle domande che si susseguono toccando temi a lui cari come Nabokov, ancora, e la figura dell’artista-fanciullino, il ruolo della poesia in questo mondo veloce dominato dalla rete, il nobel a Dylan, l’amore per le altre forme d’arte come per la pittura con inevitabile riferimento a Schiele, la longevità del gruppo attraverso la scelta di svolte sonore guidate da produzioni a volte fuori dai canoni come quelle di Rob Ellis e Howie B, le molte cover e l’esperienza di Sanremo. Le storie sono intervallate da brani in versione unplugged come L’artista, Ti Giro intorno, Stato D’animo, Nuotando Nell’aria che svelano la potenza emozionale delle canzoni dei Marlene Kuntz che in questa occasione splendono audacissime e al tempo stesso intime con la sola voce, unica e suadente, di Cristiano. Una serata molto particolare. Un modo diverso di concepire un mini-live dove il peso delle parole e della poesia hanno avuto un ruolo importante per tutti quelli che hanno avuto il piacere di esserci. Un grazie speciale a Tiziana Palmieri, che ha reso possibile questa serata di preziosa rarità nel suo Sound Music Club di Frattamaggiore.

Sotto il palco

Galleria fotografica di Alessio Cuccaro

La canzone che scrivo per te / Lieve – Video Live

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