Sottoponziopilato – Martinelli

Katia Arduini Album, Recensioni Lascia un commento

La neonata Parola Cantata Dischi (etichetta discografica fondata da Mauro Ermanno Giovanardi) il 4 novembre 2016 ha dato alle stampe il disco d’esordio di Martinelli, cantautore visionario, quasi folle.
Nasce a Lecco e cresce ascoltando la musica italiana: Dalla, Graziani, De Gregori e Rino Gaetano fino a Cristina D’Avena, tutte influenze che porta nel suo Sottoponziopilato.
L’album, prodotto da LeLe Battista, è composto da undici tracce non immediate, ma sicuramente eclettiche e originali. Si parte con Farfalena, brano malinconico che lascia subito spazio a Cartoni Animati, pezzo in cui l’atmosfera cambia radicalmente svelando il lato più ironico, cinico e delirante di Martinelli. Ascoltando l’album arriva subito all’orecchio la capacità del cantautore di coinvolgere, tanto che il disco scorre via in un attimo nonostante non sia un ascolto di quelli più semplici. Parole ricche di doppi sensi (un esempio su tutti il brano Flauto di Pelle), irriverenti e senza filtri che funzionano, siano esse accompagnate dal suono di un ukulele, di un pianoforte, di una chitarra acustica o di una chitarra elettrica. Arrangiamenti ottimi che seguono una voce sicuramente particolare, a tratti quasi fastidiosa, ma che si integra perfettamente nel contesto dell’album.
Sottoponziopilato mette in luce un cantautore particolare, stravagante e multiforme. Andrea Martinelli è stato in grado di prendere tutto il suo bagaglio culturale, buttarlo in un calderone e, come il più abile degli alchimisti, farne uscire un disco fuori dagli schemi, da ascoltare con un sorriso amaro sulle labbra.