Ritorna il genio dei Pink Floyd dopo 25 anni dal suo ultimo disco solista Amused to Death. Ritorna proprio riprendendo quell’idea di rock teatrale, drammatico con fine declamatorio e accusatorio verso la decadenza dei nostri tempi. I temi principali sono affrontati senza moralismo e qualunquismo politico, ci sono appassionati slanci antimilitaristi, paranoia, rabbia, catarsi immersi molto spesso in ballate intime e malinconiche. Ad esempio con Deja-Vu, dalle movenze di Mother di The Wall, Roger Waters imbastisce una ballad basata sul gioco del “Se fossi stato Dio” e che è una sorta di ponte con What God Wants presente proprio in Amused to Death. Ma il tema più profondo del disco è la normalizzazione della morte dei bambini a cui ci siamo asuefatti, occhio puntato sul dramma delle migrazioni dell’innocenza (The Last Refugee), sulle bellezze stuprate dalla violenza del mondo (The Most Beautiful Girl). In brani come Picture That, Bird in a Gale, Smell the Roses emergono i sintetizzatori oscuri di Animals, i groove di basso alla Money di The Dark side of the moon, tutte magie rodate e perfette a raffigurare sonicamente le guerre del Medio Oriente, i presidenti senza cervello come Donald Trump, suo bersaglio preferito. Ma in tutta questa realtà già distopica c’è una speranza, una salvezza: l’amore che si manifesta nella trilogia finale Wait for Her/Oceans Apart/Part of Me Died. Dal punto di vista del sound non c’è nulla di nuovo, è un’autocitazione delle geniali strade percorse da Roger Waters nella sua carriera solista e negli ultimi dischi dei Pink Floyd a cui ha partecipato. Sicuramente c’è una modernità nel modo di approcciare la produzione grazie alla collaborazione di Nigel Godrich e Jonathan Wilson. Non ci sono assoli di chitarra perchè per quelli c’è uno solo: David Gilmour! Se vi interessava sapere come sarebbe stato The Wall alla luce di questi ultimi trent’anni e passa, Is This the Life We Really Want? è la perfetta risposta. Dischi con questa maestosità sonora ed emozionale non si fanno più, perchè sfuggirebbero al Dio consumismo. Per chi ha tempo di esplorarsi dentro e salvarsi.
Credits
Label: Columbia records – 2017
Line-up: Roger Waters (voce, chitarra acustica, basso) – Nigel Godrich (tastiera, chitarra, effetti, arrangiamenti) – Gus Seyffert (chitarra, tastiera, basso) – Jonathan Wilson (chitarra, tastiera) – Roger Joseph Manning Jr. (tastiera) – Lee Padroni (tastiera) – Joey Waronker (batteria) – Jessica Wolfe (voce) – Holly Laessig (voce).
.
Tracklist:
1. When We Were Young
2. Déjà Vu
3. The Last Refugee
4. Picture That
5. Broken Bones
6. Is This the Life We Really Want?
7. Bird in a Gale
8. The Most Beautiful Girl
9. Smell the Roses
10. Wait for Her
11. Oceans Apart
12. Part of Me Died
Link: Sito Ufficiale.