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Yuki O – Angelo Sicurella

recensione_angelosicurella-yukio_IMG_201711Viene definito il suo “album d’esordio”, ma sappiamo tutti che non lo è. Orfani per desiderio, lanciato nel mondo discografico tra 2016 e 2017 sotto forma di tre ep, era una sorta di concept che poteva benissimo assumere anche le sembianze di un album completo, da osservare, ascoltare, giudicare e ammirare nel suo complesso. Inoltre Angelo Sicurella è già un nome importante della scena musicale italiana e non ha bisogno che questo disco venga appellato come “esordio straordinario”: questo è semplicemente un “disco straordinario” di un artista visionario come pochi ce ne sono di questi tempi.
Dopo i temi affrontati con il precedente Orfani per desiderio (in particolare il dramma dell’emigrazione in tutte le sue declinazioni), Sicurella pone attenzione a chi vive vicino a noi, nei nostri condomini, per le nostre strade, sotto i palchi sui quali lui stesso si esibisce. Sicurella si rivolge a loro e a chi non è in grado di riconoscerli e dovrebbe scoprire una necessaria empatia.
Yuki O è una ragazzina persa e disillusa, alla ricerca di un ruolo e di un vestito per sé, semplicemente per sé. Yuki O è la consapevolezza del fallimento e della fragilità che custodiamo in luoghi nascosti. Yuki O è una parte di noi con la quale dobbiamo necessariamente fare i conti.
I brani che ci narrano di Yuki O sono avvolti dalla modernità del synth pop più curato e da un cantautorato efficace, intenso e passionale.
Yuki O è la ricerca della sicurezza in Fidati di me, è lo scontro con la realtà in I sogni scivolano. Yuki O è anche il terzo brano, nel quale sogno, ambizione e realtà si fondono sbiadendo, cambiando colore, trovando nuova forma.
Due aeroplani è un elegantissimo, quanto sofferto, brano elettronico dove la voce di Sicurella cambia forma in modo prodigioso.
Marinai dello strazio / la voglia di non arrivare in nessun posto / l’amore è un cane che ci morde il cuore / il desiderio che ci affoga e non fa rumore / prima o poi ci salverà / prima o poi ci perderà (Trema anche lo spazio): esempio della tagliente poetica di Angelo Sicurella che non solo ha composto e suonato interamente le musiche, ma è anche in grado di scrivere testi di altissimo livello.
La calameonticità vocale di Sicurella riappare in Non so più chi sono per poi aprirsi alla melodia morbida di Una giornata buona.
Conclude l’album Ubriachi di sale. Una melodia che culla l’ascoltatore si trasforma con l’ingresso di un mistico canto che profuma di deserto sostenuto da una ritmica liquida.
Il grande pregio di Angelo Sicurella è riuscire ad avvicinare ciò che sembrerebbe lontanissimo, annullare le distanze tra diverse realtà, il vecchio e il nuovo, tra spirito e carne. La sperimentazione musicale dell’artista palermitano non è solo una tra le più audaci della scena italiana, ma è anche una delle più definite. La sua è una visione nitida del paesaggio che si può permettere il lusso di perdesi all’orizzonte: anche se non conosce la strada, ha tutti i mezzi per riconoscerla e, se necessario, costruirsela a suo piacimento. Mentre noi ci emozioniamo e facciamo conoscenza con la “nostra” Yuki O.

Credits

Label: Urtovox Records – 2017

Line-up: Musica (composizione ed esecuzione), testi e voce di Angelo Sicurella; hanno inoltre suonato D. Di Trapani (synth aggiuntivi), F. Vitaliti (synth modulari), Angelo Di Mino (archi)

Tracklist:

  1. Fidati di me
  2. I sogni scivolano
  3. Yuki O
  4. Due aeroplani
  5. Trema anche il silenzio
  6. Non so più chi sono
  7. Una giornata buona
  8. Ubriachi di sale

Link: facebook

Yuki O – streaming

I sogni scivolano – video

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