La speranza nelle nuove generazioni c’è e si chiama Sam Fender. Classe ’94, getta uno sguardo profondo sul declino del mondo contemporaneo da quel piccolo paesino North Shields, a pochi chilometri da Newcastle dove conta i suoi natali. Nella title-track Hypersonic Missiles dà del tu e lancia una speranza: nonostante le minacce di guerra, il riscaldamento globale e gli incubi politici possiamo ancora pensare di non appartenere a tutto questo e di poter costruire qualcosa di diverso e bello. Non c’è rassegnazione ma gioia di reazione. C’è resistenza. C’è il Boss e c’è quel rock andato che sa di E Street Band ma anche dei moderni The war on drugs. Gli assoli di sax retrò che vanno a braccietto con i riff di chitarra elettrica. La nostalgia anni ottanta è voglia di reagire allo stato delle cose. E questa voce viene da un venticinquenne. Play god è già una hit planetaria. The borders poteva stare in un disco dei Tom Petty and the Heartbreakers. Dead Boys parla dell’epidemia dei suicidi giovanili degli ultimi anni: le canzoni del songwirter britannico non sono solamente impegnate socio-politicamente ma riescono anche a leggere nell’animo incerto della sua generazione come recita il mantra “If Saturday don’t come soon, I’m gonna lose my mind” in Saturday o come racconta di un’avventura di una notte in Will We Talk?. In Call Me Lover e Leave Fast si può apprezzare tutto il suo talento vocale tra Chris Isaak e Jeff Buckley. Sam Fender non inventa nulla ma quello che compone è veramente ben fatto. Sam Fender non vuole essere la voce di una generazione ma sa leggere i suoi pensieri e tradurli in versi e musica. Sam Fender è la promessa cantautorale di questo 2019.
Credits
Label: Polydor – 2019
Line-up: Sam Fender (vocals, guitar, bass, piano, synth, production on tracks 9 and 11) – Dean Thompson ( engineering) – Tom Ungerer (bass) – Drew Michael (drums) – Joe Atkinson (synthesizer, sound design) – Johnny Blue Hat Davis (saxophone) – John Waugh (saxophone).
Tracklist:
1. Hypersonic Missiles
2. The Borders
3. White Privilege
4. Dead Boys
5. You’re Not The Only One
6. Play God
7. That Sound
8. Saturday
9. Will We Talk In The Morning?
10. Two People
11. Call Me Lover
12. Leave Fast
13. Use (Live)
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