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Mi ero perso il cuore – Cristiano Godano

GODANO PACK CD  scelto.inddTalvolta accade la meraviglia, nonostante la sordità emotiva a cui, per lo più, anche i puri si arrendono. La meraviglia che si riceve in dono dalle Arti. Tra le arti, la musica, quella ispirata, attesa, invocata, lavorata, sofferta. La musica, quella sincera e assoluta che racconta una vita e la offre specchio a chi la accoglie. La musica, quella capace di ingoiare rendendo l’ascolto un’esperienza di piacere estetico unica e preziosa. Tale è la musica che ordisce Cristiano Godano con Mi ero perso il cuore, il suo primo disco solista, personalissimo e obbediente solo al desiderio di respirare in autonomia Un disco di raro splendore. Così sofisticato, eppure diretto, da restarne conquistati totalmente, brano dopo brano, in una sequenza narrativa dettata dalla nudità d’animo, da cui emerge il coraggio di chiamare in causa temi spigolosi come la paura, la debolezza, la fragilità. Ascoltato nella sua interezza, soprattutto di notte e rigorosamente in cuffia, schiude una dolcezza aliena. Di questi tempi, segnati dall’emergenza pandemica, la scelta impavida di far uscire un disco non è certo questione semplice, soprattutto se si tratta dell’opera prima del leader dei Marlene Kuntz, band dal bagaglio fiero e consolidato che vanta una carriera trentennale onorata e celebrata da pubblico e critica.
Il pathos, ovvero la cifra stilistica di Godano, trionfa e si fa occasione di una scrittura empatica che bagna di nuovo fascino il cantautorato italiano. L’estro osa una poetica che scava nei labirinti della mente, così ferace da avvinghiare l’uomo in ossessioni serrate, spingendolo in cadute rovinose di depressioni e invalidità. Eppure, l’antidoto è possibile: il cuore, perduto e ritrovato, in un loop di battaglie e riscatti faticosi (l’imperfetto del titolo è così programmatico) ma necessari alla vita stessa. Si tratta del racconto in musica di un percorso lungo e tortuoso, dove i sentimenti vengono svelati fino all’essenza, le presenze-assenze suggestionano e i legami evocati liberano, forse, una componente fantasmatica che, in qualche modo, ci riconnette con i fardelli sospesi. Il titolo di ognuna delle canzoni ha il peso disarmante dell’ammissione, del bisogno, della mortalità, del panico, della difesa di amore e amicizia, del dolore per la rotta nefasta di questo mondo.
Le tredici canzoni dell’album hanno una solida natura acustica, maturata durante gli anni di esibizioni in solitaria in giro per l’Italia, arricchita da arrangiamenti che mirano all’essenzialità, risultante del cesello e della raffinatezza di scelte sapienti e corali. La sinergia tra Cristiano Godano, Gianni Maroccolo, Luca Rossi e Simone Filippi (entrambi degli Üstmamò) rende il suono avvolgente e pieno, capace di portare in una dimensione altra chi ascolta, compiendo quel raro miracolo del rapimento e della fascinazione che si fanno, poi, conforto e immedesimazione. Preziosi i contributi di Vittorio Cosma al pianoforte e di Enrico Gabrielli che gestisce con misura e classe i fiati. Ogni dettaglio risponde ad un’armonia dell’insieme speciale e di straordinaria intensità, così degna di quei numi tutelari rintracciabili in Bob Dylan, Neil Young, Nick Cave, Leonard Cohen.
Figlio e padre è forse il centro di questo disco. Forse il capolavoro di Godano. Il punto più alto in cui il coinvolgimento tocca la commozione.
Godano è riuscito nell’impresa di fare l’esatto opposto di quanto ci si aspetterebbe dal leader dei Marlene Kuntz, sorprendendo e spiazzando in modo nuovo pur restando in quell’alone di grandezza e bellezza, ma declinando in morbidezza e dolcezza quel furore e quella visione della composizione.
Mi ero perso il cuore suona come un inno alla Poesia, alla nudità, all’intimità. È magnifica melodia, questa schiva e seducente fenice.

Credits

Label: Ala Bianca Group – 2020

Cristiano Godano: voci, chitarre elettriche e acustiche, cori.
Gianni Maroccolo: basso, chitarre acustiche.
Luca A. Rossi: chitarre elettriche e acustiche, cori.
Simone Filippi: batteria, percussioni, cori.
Testi e musica di Cristiano Godano.
Produzione artistica: Luca A. Rossi e Gianni Maroccolo con Cristiano Godano.
Produzione esecutiva: Toni Verona per Ala Bianca Group s.r.l.
Arrangiamenti: Gianni Maroccolo, Luca A. Rossi, Simone Filippi, Cristiano Godano.
Registrato da Vladimir JaGodiC presso lo Studio Angelo di Garlasco (PV).
Mixato da Luca A. Rossi presso l’Ust Rec Station.
Masterizzato da Greg Calbi con Steve Fallone presso Sterling Sound, Edgewater, NJ.

Tracklist:

1. La mia vincita
2. Sei sempre qui con me
3. Ti voglio dire
4. Com’è possibile
5. Lamento del depresso
6. Ciò che sarò io
7. Ho bisogno di te
8. Dietro le parole
9. Padre e figlio
10. Figlio e padre
11. Panico
12. Nella natura
13. Ma il cuore batte
Bonus Track* (solo nell’edizione in vinile): Per sempre mi avrai

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Ti voglio dire – Video

Com’è possibile – Video

La mia vincita (versione acustica) – Video

Mi ero perso il cuore – Streaming

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