Gli anni passano, la vita ti prende, il mondo annaspa in una pandemia, le speranze si annodano e il ritorno alla propria intima solitudine è una reazione necessaria, una scelta romantica. Gli anni passano e per una band non è scontato, nel flusso, restare dentro la stessa magia degli esordi, conservando inalterata quell’integrità divenuta il proprio marchio di fabbrica, sempre in bilico tra il rovinoso urto e il traguardo glorioso. Passano gli anni, 7, e il ritorno intona quella magia, la stessa, rivendicandola con un desiderio al tempo imperfetto. Volevo, un imperfetto che traduce la rabbia e il furore dentro i mille colori di un suono in grado di raggiungere la risultante della leggerezza, in un paradosso che fa del nuovo disco dei Verdena la Stella Polare della musica nostrana, così affogata nel marketing liquido e consumistico dove tutto vale e nulla resta. Volevo magia. Prima persona singolare. Un Io che non è un caso, anche se nel mondo dei Verdena tutto sembra scivolare alla rinfusa, eppure nel caos di un linguaggio estremo, tra sussurri, versacci, urla, le cose funzionano tutte, sistemandosi come in un gioco di bambini che sanno raccontare la propria verità. X sempre assente e Nei rami sembrano i brani idealmente legati al titolo del disco, rinforzando la lettura di un messaggio positivo ovvero la difesa folle e pura di restare fedeli a se stessi, fuori dalle logiche di questo mondo e di questa musica. Lo sguardo rassegnato non elide la possibilità di star bene, è dentro di noi che la rivoluzione ha luogo. Ed è quello che i tre di Bergamo hanno fatto. Nel loro silenzio, nella loro distanza, fisica e mentale, da ogni strategia hanno lavorato ad un disco che è un atto di amore verso il Rock, usando urgenza e cesello, ispirazione e ricerca maniacale, estro e ragione. Le 13 tracce chiamano in causa lo stoner, la psichedelia, il cantautorato, certo punk, il blues… in un mix estremo fatto di cambi di registro improvvisi, di virate melodiche e rotture in picchiata. E non c’è alcun calo nella tensione sonora, dall’inizio alla fine Volevo magia è un lavoro compatto, avventuroso, in equilibrio perfetto tra referenti macinati e originalità granitica.
Si potrebbero sottolineare i ritmi incalzanti di Pascolare, Crystal ball, Volevo magia, Paladini oppure la peculiare dolcezza di Certi magazine, Sui ghiacciai, Nei rami, ma avrebbe poco senso perché il settimo lavoro in studio dei Verdena è un corpus a suo modo unitario dove il forte e il piano, il rumore e la melodia sono facce della stessa meravigliosa medaglia.
Loro non lo fanno nemmeno apposta, ma ogni volta che escono fuori dalla tana brillano di una luce così accecante da spazzar via tutto. Sanno fare musica di una bellezza violenta, dove l’amarezza trova il suo esorcismo in un’esplosione di creatività seducente.
Credits
Label: Capitol Records Italy/Universal Music – 2022
Line-up: Alberto Ferrari, Luca Ferrari, Roberta Sammarelli
Tracklist:
- Chaise Longue
- Paul e Linda
- Pascolare
- Certi Magazine
- Crystal Ball
- Dialobik
- Sui Ghiacciai
- Volevo Magia
- Cielo Super Acceso
- X Sempre Assente
- Paladini
- Sino a Notte (D.I.)
- Nei Rami
Link: www.verdena.com