Ogni giorno ci proponiamo di combattere l’inquinamento ambientale e di invertire la rotta attraverso un progresso industriale più sostenibile. Ogni giorno manifestiamo il totale dissenso per tutte le guerre ed i conflitti che devastano il mondo. Ma alla fine ci ritroviamo sempre rassegnati ad interrogarci come l’Augustus del romanzo storico epistolare di John Edward Williams che, nonostante cercasse di garantire all’Impero pace e prosperità, alla fine risultava immerso costantemente guerre e violenze. Su questo tragico ineluttabile destino dell’umanità verte l’ultimo album dei The Pineapple Thief. It leads to this esplora con le sue otto tracce la paura del mondo che stiamo lasciando ai nostri figli. Un mood sonoro prevalentemente nostalgico per un mondo che piano piano sta scomparendo e diventando solo un ricordo, un soffio di luce, da quando l’uomo ha valicato il Rubicon della storia. Dopo tre anni di gestazione, il quartetto progressive, capitanato da Bruce Soord, ha raggiunto un perfetto equilibrio di suoni tra graffi di rock valvolare, vertigini post-prog e momenti di pura melodia art-pop. La title-track è la massima espressione delle incredibili atmosfere che albergano in questo disco. Non si può non sottolineare ancora una volta il notevole apporto del drumming di Gavin Harrison al progetto. Dal 2017, da quando Gavin Harrison ha iniziato a collaborare in alcuni pezzi dell’album Your Wilderness, è entrato a pieno nella scrittura compositiva dei Pineapple Thief, amplificandone la carica emotiva, colorando e fornendo sfumature e variazioni ritmiche di incredibile intensità. Ne giovano di questa magica alchimia sonica brani come The Frost, All That’s Left e To forget. It leads to this è inclassificabile, rimbalza da un genere all’altro, mettendo la musica al servizio della narrazione riflessiva dei testi. Siamo davanti ad un incredibile viaggio tra le rovine di un mondo che fu e delle sue proiezioni di possibilità. Per chi chiede ad un disco molto di più del mero intrattenimento fine a se stesso. L’artwork completa un vinile per raffinati intenditori.
Credits
Label: Kscope records – 2024
Line-up: Bruce Soord (guitars/lead vocals) – Jon Sykes (bass/backing vocals) – Gavin Harrison (drums) – Steve Kitch (keyboards).
Tracklist:
1. Put It Right
2. Rubicon
3. It Leads To This
4. The Frost
5. All That’s Left
6. Now It’s Yours
7. Every Trace Of Us
8. To Forget
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