C’è un momento, ascoltando un disco, in cui ti accorgi che non stai solo ascoltando: stai leggendo un libro senza pagine, sfogliando immagini di mondi che si sovrappongono e scontrano. Nevrotica/Politica, il lavoro pubblicato da Ettore Giuradei il 19 maggio 2023, è esattamente questo: un viaggio che fonde pensieri e suoni. Non è solo un album; è una mappa dell’irrequietezza umana, un’indagine sulla tragicità della vita, su ciò che crolla e su ciò che si costruisce a partire dalle macerie. L’artigianalità emerge come chiave di lettura di questo lavoro: registrazioni in presa diretta, riferimenti culturali che spaziano dai classici alle avanguardie e un ensemble di musicisti che dipinge con note invece che con pennellate. Nevrotica/Politica si presenta come il manifesto di un artista che non teme di affrontare il caos; anzi, lo abbraccia per farne il centro della sua poetica. Ma cosa rende questo disco così necessario oggi? È la sua urgenza, il bisogno di dirci che c’è ancora qualcosa per cui vale la pena fermarsi e ascoltare. Quattro anni dopo Lucertola, Giuradei torna con otto tracce che esplorano il nostro presente – tra incertezze, derive e possibilità – utilizzando una scrittura capace di essere sia tagliente che sognante. La produzione di Marco Parente aggiunge sfumature caleidoscopiche a un suono che pesca dal folk, dal jazz e dalla psichedelia, per poi virare verso atmosfere più sperimentali. L’album si apre con Povertà, una riflessione sulla semplicità come forma di resistenza. La batteria incalza, il violino crea una tensione crescente mentre la voce di Giuradei si fa spazio tra le pieghe di un arrangiamento avvolgente. Si passa poi ad Assenza, brano che combina nostalgia e malinconia, capace di restituire immagini vivide: muretti d’infanzia, amici che si perdono, il passato che combatte per rimanere vivo. Con Caos, l’artista ci catapulta in una dimensione onirica; i cambi di ritmo e le sovrapposizioni strumentali evocano uno stato di perenne turbolenza emotiva. Qui, come altrove, è evidente l’influenza del documentario Below Sea Level di Gianfranco Rosi, che permea anche il brano omonimo: un pezzo dai ritmi serrati e dagli intrecci vocali ipnotici, capace di rievocare le inquietudini del prog anni ’70.
La seconda metà del disco offre momenti di sorprendente delicatezza in tracce come Apparire, accompagnati da transizioni che guidano l’ascoltatore verso un’esplorazione più intima e profonda, dove il pizzicato del violino e il mellotron creano un’atmosfera quasi sospesa. Subito dopo, Policrate rielabora la mitologia classica in chiave musicale: una traccia che parte come un flamenco energico per poi chiudersi in un lirismo intimo e struggente. Con Manca, Giuradei si concede un’ironia tagliente; infine, Semplicemente Mandel’štam chiude l’album su una nota poetica e malinconica, lasciando all’ascoltatore un senso di fragile bellezza.
Ogni brano di Nevrotica/Politica è un tassello di un mosaico complesso, dove nulla è lasciato al caso: dagli arrangiamenti alla registrazione in presa diretta fino alla copertina disegnata da Francesco Levi. Ettore Giuradei conferma così la sua poliedricità come artista capace di esplorare le profondità dell’animo umano con uno stile che scuote e affascina, lasciando un’impronta indelebile. Nevrotica/Politica non è un album da ascoltare distrattamente; è un’esperienza da vivere con attenzione, lasciandosi travolgere dalle emozioni suscitate. Un lavoro che parla del nostro tempo con urgenza ma anche con la consapevolezza che il caos può nascondere una nuova armonia.
Credits
Label: Freecom – 2023
Line-up: Ettore Giuradei (voce, chitarra), Enzo Albini (violino), Fidel Fogaroli (tastiere), Giacomo Papetti (basso), Filippo Sala (batteria)
Tracklist:
- Povertà
- Assenza
- Caos
- Below Sea Level
- Apparire
- Policrate
- Manca
- Semplicemente Mandel’štam
Link: Sito Ufficiale
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