Il rock targato Italia sta vegetando in un torpore profondo, dove si finge di non conoscere la parola clonazione in funzione dell’illusione fugace di essere divi per una stagione. In una scena indie che dovrebbe proporre alternative alle major e non stampare dischi senza scommessa può accadere che un gruppo di grande talento e spessore artistico come i Blastema ci metta parecchi anni per approdare al primo disco, e per giunta completamente autoprodotto. I ragazzi di Forlì sono dei grandi creatori di canzoni. I loro testi hanno una poeticità maledetta, siamo davanti a liriche d’intensità tra Baudelaire e Shelley. A livello strumentale si intravedono riferimenti ai primi Marlene Kuntz e Afterhours ma in una costante ricerca e contaminazione con altri approcci musicali che vanno dal progressive al metal in una malgama pop mai scontata. L’innovazione non è sperimentazione senza melodia e questo li rende una band molto equilibrata a livello compositivo. Canzone da 3 euro, Paura mi fai, Pensieri illuminati e Sperma sarebbero singoli di sicuro successo radiofonico se qualcuno spingesse la loro freschezza rispetto alle poche giurassiche idee dei soliti nomi del rock italiano. Non considerare oggi i Blastema è come se negli anni ottanta non si fossero notati i Litfiba o negli anni novanta gli Afterhours. Fortemente consigliati a chi ama il rock vero.
Credits
Label: 2ROADS / Halidon – 2010
Line-up: Luca Agostini (Basso) – Daniele Gambi (batteria) – Alberto Nanni (chitarre) – Matteo Casadei (voce) – Michele Gavelli (Pianoforte, Synth, Hammond).
Tracklist:
- Sperma
- Lucifero
- Il Destino Della Cicala
- Cioccolato e Viole
- La Fine Del Mondo
- Pensieri Illuminati
- Canzone da Tre Euro
- Spero Ci Sia
- La Prima Cosa
- Primavera di Maya
- Paura Mi Fai
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