A due passi da casa, tutto sembra favorevole – Massimo Saccarola

Luciana Manco EP/Self Released, Recensioni Lascia un commento

L’ascolto di questo album autoprodotto mi fa immediatamente rendere conto di quanta mancanza abbiamo dell’eleganza, della poesia, della leggerezza, della carezza. Come se l’ascolto di questi dieci brani fosse una cura per tamponare le brutture, le paure, tutto ciò che ha colori scuri, tutto ciò che è privo di colore.
Massimo Saccarola, anni prima e poi con i De Nada, ci aveva già dimostrato che tutto è chiuso nella semplicità. Che proietta in grandezza ciò che sentiamo, pelle e orecchie. Un folk acustico, viene definito. Continuo a ripetere, io non so definire. Ma mi rendo conto che non so definire ciò che mi tocca, che mi colpisce. Ciò che ammetto illimitato, che mi regala spazi nuovi, angoli diversi d’osservazione.
A due passi da casa, tutto sembra favorevole. Una sintesi compressa, uno schiacciamento di testi, musica e intenzioni in un’unica sottilissima sensazione di appartenenza, di legame. Chitarra e voce, in dolcissime linee ondulate, senza aggressività palese, ma dense di rabbia ingoiata, di amore dato, perso, ricevuto. Di cartoline rubate ai luoghi, ai ricordi. Di attimi sotto vetro.
Si danno il turno testi sottili, malinconici, piccole realtà sussurrate ad una mente complice, mentre le mani amano la chitarra, le chiedono altro. “Ma il cielo è un foglio di carta dove hanno scritto una bugia“, canta in Latte di lucertola.
Amo i cantautori, quelli che sono esattamente ciò che appaiono, che si mettono in gioco completamente. Specie quelli che, come Saccarola, non hanno bisogno di stupire con acrobazie e giocoleria.
Si sente la dolcezza del raccontare, del dedicare. Ipnotico e surreale, denso. Capace.
Un suono che ti accompagna per sostenerti.