In questa parte del mondo, dove tutto è rumore assordante e velocità famelica, il vuoto è un concetto che al massimo si consuma in discorsi banali alterati dall’alcol della sera o dalla noia metropolitana. Invece sul lato est delle mappe dell’anima il vuoto può essere pieno, tondo, esteso, espanso, fluido. Il vuoto può essere esplorato, perché è lì, nel suo silenzio blu, che le domande diventano dubbio esercitato senza assiomi rassicuranti. Vuoto d’elevazione spirituale. Il che non pretende perfezione, ma semplice e scarna consapevolezza di finitudine e istinto a respirare (Il mio punto debole), di passi che siano conquista di una felicità che stilla la sua linfa dalla possibilità di scelta (L’arte di essere felici), di equilibrio che passi per l’eccesso, per l’esasperazione dei difetti (Attento), di una gioia che afferri i nomi e le mani vicini e non l’improbabile veste dei surrogati di cuore (Il nido), di un inverno che penetri il corpo con le sue tempeste per amplificare l’intimo sentire (Nutrire la mente). “Nutrire la propria mente/ ha a che fare con il contrario/ con l’impossibilità di comprendere/ dipingere un cielo alto/ sull’orlo di un immenso abisso/ e riempire la tela/ del mio vuoto”.
Contrasto. Eccesso. Da qui la grazia. Il vuoto.
Lele Battista, con alle spalle l’esperienza dei La Sintesi e un esordio solista targato 2006 (Le ombre), torna prezioso come certa bellezza da proteggere. Sì, perché lui è un artista che merita tutta l’attenzione possibile. E torna ancora con il supporto di quella Mescal che ha segnato gli anni d’oro della musica indipendente in Italia.
Non è semplice afferrare il senso profondo del nuovo disco di Lele Battista, bisogna conoscere il gioco estremo dei contrari. Bisogna aver vissuto sul baratro aspirando alla leggerezza delle nuvole. Bisogna esser lenti, non veloci voraci. Nuove esperienze sul vuoto è in equilibrio tra la marea dei sentimenti e la quiete di un intellettuale annidarsi, tra reticoli testuali misurati e emozionati e arrangiamenti di sintesi innamorata.
Lele Battista tiene le sue mani sul pianoforte, si spinge oltre tra le ascese di un’elettronica sperimentale sempre elegante, e sosta fino al piglio rock di certe curve improvvise. Mentre la sua voce si distende in eliche di tepore e classe rara, avvalendosi nell’ultimo tratto di disco della sensibilità di un compagno come Mauro Ermanno Giovanardi. In quell’ultimo tratto che è l’oscurità (quasi floydiana) di Attento, dove scorrono citazioni da Cattivi pensieri di un Valèry complice nel tempo.
La leggerezza di una profondità immensa. Questo è Lele Battista, nelle sue riflessioni che diventano canzoni, nella sua musica che tocca il fondo dell’intimità per poi risalire fino al bacio del sole.
Credits
Label: Mescal/Universal – 2010
Line-up: LeLe Battista (Voce, pianoforte, glockenspiel, sintetizzatori; basso track 07) – Giorgio Mastrocola (Chitarre, trattamenti sonori, basso track 03, cori tracks 05 – 09) – Andrea Dupuis (Batteria) – Megahertz (Sintetizzatori tracks 05 – 10, basso tracks 04 – 05) – Giorgio Cuccurugnani (basso tracks 02 – 06 – 08 – 09 – 10 – 12) – Mauro Ermanno Giovanardi (Voce track 12) – Andrea Cardinale (Violino track 07) – Francesco Moneti (Violino bonus track). Registrato: da LeLe Battista e Max Lotti al Just Recording Studio tranne track 09 registrata da Raffaele Stefani allo Studio Industria Musica di Milano. Voci registrate: da Carloenrico Pinna allo Studio Esagono di Rubiera (RE). Mixato: da Carloenrico Pinna allo Studio Esagono di Rubiera (RE). Masterizzato: da Claudio Giussani al Nautilus di Milano. Grafica – Paolo De Francesco per Moltimedia. Fotografie – Dario Mastrocola. Produzione artistica, arrangiamenti e realizzazione: LeLe Battista e Giorgio Mastrocola tranne 05 e 10 co – prodotti artisticamente con Megahertz . Produzione esecutiva: Valerio Soave per Mescal. Testi: LeLe Battista tranne 02 e 07 > Testi di LeLe Battista ed Elisabetta Molica. Musiche: LeLe Battista e Giorgio Mastrocola
Tracklist:
- Sull`inesprimibile
- Blocco del traffico
- Il mio punto debole
- Il nido
- L`arte di annoiarsi
- L`arte di essere felici
- Nutrire la mente
- Profondamente dentro
- In parte me
- Le cose + grandi di me
- Le mani
- Attento feat. Mauro Ermanno Giovanardi
Links:Sito Ufficiale
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