Home / Recensioni / Album / Mentre tutto collassa – Kitsch

Mentre tutto collassa – Kitsch

I Kitsch arrivano da Como. Nel 2006 Attilio e Ale fondano la band, che verrà poi completata nel 2008 con l’arrivo di Massi e Adri. Alla base del progetto c’è la voglia di raccontare le brutture del nostro tempo e per farlo viene scelta come nome per la band la parola universale che indica il cattivo gusto, aggettivo quasi logico per descrivere questi anni. Nel 2007 i Kitsch iniziano a lavorare al primo nucleo di brani che verranno successivamente poi raccolti nell’EP auto prodotto II Gusto degli Altri (Marzo 2008). L’EP, composto da 5 brani, nella sua semplice organizzazione riscuote un buon successo, dando il via ad un’intensa attività live. Nel frattempo la band continua nella stesura di nuove canzoni e prende contatto con alcune etichette che si dimostrano interessate al progetto ed alla pubblicazione del primo album. Nel Febbraio 2009 avviene l’incontro con Diego Galeri che decide di produrre artisticamente il gruppo e di pubblicare il lavoro con la propria etichetta Prismopaco Records. L’album di debutto si intitola Mentre tutto Collassa.
Ormai viviamo in una società all’insegna della omologazione, del non-pensiero, dove il valore dell’arte è tradotto in soldi. I musicisti si sentono sempre più “schiavi del dover dipender dal gusto degli altri/ incatenati ad un ridicolo atteggiarsi/ imitando se stessi” (Poetimprenditori) I Kitsch non ci stanno e col loro Mentre tutto collassa lo denunciano a colpi di chitarre e batteria rock. La sconfitta delle nuove generazioni, “precari sottocosto simili a schiavi moderni” (La mia generazione), l’ossessione morbosa della gente e dei media per fatti di cronaca, la voglia di “sesazionalizzare” a discapito della capacità d’indignarsi (Cluedo), Le illusioni disilluse, c’è tutto in questo che è a tutti gli effetti un concept album. Fin dal primo ascolto, a colpire sono i testi diretti e schietti. Senza troppi giri di parole, i Kitsch ci dicono che la deriva della nostra società proprio non gli va giù. Gli arrangiamenti sono semplici, senza troppi fronzoli, ma non per questo banali e supportati da un ottimo cantato. Un buon rock arrabbiato di matrice totalmente italica, ma che è anche capace di regalare ballads sognanti come la splendida Alibi di vetro. Da sottolineare in alcuni pezzi la presenza alle tastiere di Andrea Rovacchi dei Julie’s Haircut.
Nel complesso, Mentre tutto collassa è un buon album d’esordio e i Kitsch sembrano avere tutte le carte in regola per farsi strada.

Credits

Label: Prismopacus/Venus – 2010

Line-up: Attilio Kitsch (chitarra, voce) – Ale Kitsch (batteria) – Massi Kitsch (basso) – Adri Kitsch (chitarra)

Tracklist:

  1. Poetimprenditori
  2. La mia generazione
  3. Cluedo
  4. Le illusioni
  5. CazzO!
  6. L’era dell’immagine
  7. Eugenio
  8. L’attimo
  9. Alibi di vetro
  10. Mani in tasca

Links:Sito Ufficiale,MySpace

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply