Ethereal Underground è il secondo disco, dopo Street Politics, degli Starframes, band napoletana formatasi nel 2004, ed esce nel gennaio di quest’anno con BulbArtWorks, nuova etichetta senza scopo di lucro. L’album è stato registrato, missato e co-prodotto da Silvio Speranza presso L’arte dei Rumori Studio a Napoli, mentre il mastering è stato effettuato presso gli Elysian Masters Studios di Los Angeles da Dave Cooley.
Apre le danze Origin in cui chitarre, basso, batteria, tastiere ed elettronica segnano il ritmo accompagnate dal pianoforte, un brano che innesca il vagabondaggio in un disco in cui sono chiare le influenze del garage e del rock anni 70 nelle sue espressioni più psichedeliche. Influenze che si innalzano su testi che disegnano l’essere umano moderno nella sua parte più intima e segreta. Dieci tracce in tutto che dondolano tra ballate che ti portano alla mente i vasti deserti rossi di morrisiana memoria come Dance on the Greenwich Meridian, alla più ballabile e cupa Step Over o all’atmosfera ovattata e magnetica di Aurora Borealis, fino alla chiusura col temporale estivo di I’d never excelsior dove si coglie pienamente anche il respiro britpop che contraddistingue la produzione del gruppo partenopeo. Un disco buono sia per sonorità che per la professionalità con cui è stato confezionato a riprova che in un panorama musicale il più delle volte piatto, come quello italiano, chi cerca trova.
Credits
Label: BulbArtWorks – 2011
Line-up: Raphael Bramont (chitarra elettrica, voce) – Spirit Soar (chitarra elettrica, voce) – Pedro (basso, voce) – Zack (tastiere) – Venturini (batteria)
Tracklist:
- Origin
- It moves like the world spins around
- Step over
- Cielo Drive
- Dance on the Greenwich Meridian
- La mariee etait en noir
- Broody Soldier
- Aurora Borealis
- What I was made for
- I’d never want you to say goodbye
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