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Battiato on the beach di Christian Zingales

“Purtroppo l’Italia applaude i giganti ma si fa guidare dai nani” (C. Zingales).
In un’Italia sempre più supinamente chiusa in un disarmante medioevo culturale un libro da cui si rimane piacevolmente colpiti: Battiato on the beach, in cui si traccia, con passione ed esaustività, la biografia di un artista eclettico e di un uomo di alta statura morale ed intellettuale quale è Franco Battiato. Autore del ritratto del maestro è Christian Zingales che scrive per Blow Up e collabora con XL, il mensile musicale di Repubblica. A margine della biografia del cantautore catanese la contestualizzazione di trent’anni di storia del Bel Paese e l’incontro di Zingales con la musica e la personalità di Battiato. Nei primi quattordici capitoli del libro si delinea perfettamente l’uomo, oltre che l’artista, la continua ricerca del superamento del sé così marcatamente trasportata in ogni lavoro, sia discografico che cinematografico. Il giro di danze inizia con uno Zingales ancora quasi bambino che, seduto nel soggiorno di casa, vede passare sullo schermo della nuova tv a colori l’immagine di uno strano e un po’ inquietante signore seduto su un tappeto persiano che canta un pezzo che travolgeva con la sua alienità in quel lontano 1981: L’era del cinghiale bianco. Senza capire a fondo arriva l’intuizione che non sarebbe stato una stella cadente nella vita dello scrittore e neanche in quella della nostra società. Da lì in avanti Battiato condurrà il suo percorso obliquo rispetto alla storia collettiva di questa nazione, che “applaude i giganti ma si fa guidare dai nani”, e Zingales ne troverà i segni partendo dalla “alterità dello sguardo del musicista siciliano, il suo portare impressa nel viso una dialettica fatta di registri opposti, la sua continua tensione verso il superamento dei limiti e il contrasto luminoso tra la tendenza all’invettiva più sprezzante e la messa a fuoco dei temi centrali della morte e di Dio” e li racconterà attraverso stralci di interviste a Battiato su giornali o in tv, incontri casuali per strada, piccole esegesi dei testi. Nella seconda parte del libro, tra analitica cronologica e improvvisi salti temporali ed emozionali, Zingales ripercorrer la feconda attività artistica del maestro dai tempi delle sperimentazioni musicali più ardite, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, fino alle collaborazioni con Sgalambro e l’ultimo lavoro Inners Auges.
Un testo completo per chi vuole avvicinarsi a questa figura che va oltre il limite del personaggio pubblico o per chi vuole approfondirne la conoscenza, scritto con un’attitudine filosofica e poetica che si distanzia dalle solite biografie fatte di mere elencazioni della produzione artistica.. Un libro che è un atto d’amore, rispetto e devozione verso un grande intellettuale di questa Italia che annaspa in un triste e sempre più sedante silenzio culturale.

Christian Zingales – Battiato on the Beach (Arcana Edizioni 2010)

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