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Labyrinth (regia di Jim Henson, 1986)

I miei ricordi più belli dell’infanzia riguardano le fiabe: mia mamma che prendeva me e mia sorella, il libro dei fratelli Grimm o di Andersen e iniziava a raccontarci di mondi fantastici dove perdersi con la fantasia. Poi il lettone fu sostituito da un divano e la voce di mia mamma da quelle che uscivano dalla tv, che nonostante le sue brutture ha anche il potere di portare certe magie dentro casa. E tra queste magie possiamo sicuramente includere Labyrinth, film diretto da Jim Henson nel 1986.
“Sai qual è il tuo problema? Dai una marea di cose per scontate!”. Questa frase, detta da Gogol a Sarah all’inizio del suo viaggio, racchiude la chiave di lettura di gran parte del film: non fidarsi mai delle apparenze perché niente è come sembra e, soprattutto, si deve prestare molta attenzione ai propri desideri perché potrebbero anche avverarsi. Ma partiamo dall’inizio. Il film racconta l’avventura di Sarah (Jennifer Connelly), un’adolescente che passa il suo tempo a recitare parti di un libro (Il Labirinto), ma non riesce mai a ricordare il passaggio finale. Sogna di poter essere un giorno come sua madre, un’attrice. Sarah conserva i ritagli di giornale che parlano di lei nella sua cameretta, tra i mille pupazzi e giocattoli (guardateli bene, durante il film vi accorgerete di quanto vi saranno familiari). Una sera il padre e la matrigna escono lasciandola a fare da babysitter al fratellastro Toby. Sarah si arrabbia molto, anche perché scopre che il suo pupazzo preferito è stato messo nella culla del neonato. Si sente ingabbiata, costretta a vivere come vogliono i suoi genitori. Aggiungiamo il fatto che il piccolo non l’aiuta di certo, continuando a piangere. La ragazza allora prega il re di Goblin di venire con i suoi gnomi e portarselo via, recitando una formula letta nel suo amato libro. Entra così in scena Jareth (David Bowie), il re di Goblin e signore del Labirinto, che se lo porta via. Sarah comincia la sua avventura alla ricerca del bambino che la porterà ad attraversare il labirinto, ad incontrare esseri strani e ad affrontare i vari trabocchetti che Jareth metterà sulla sua strada. Capirà che nella vita non sempre tutto è come sembra, che le apparenze spesso ingannano (il mostruoso Bubo che in verità è buonissimo e l’aiuterà nella sua impresa, Sir Didymus, il cui coraggio è di gran lunga superiore alle sue ridotte dimensioni) e crescerà, capendo cos’è davvero importante nella vita. Alla fine arriverà al cospetto del re di Goblin e… il finale lo lascio scoprire a voi.
La scenografia del film è stupenda: il supporto dell’illustratore Brian Froud (il bimbo che interpreta la parte di Toby è suo figlio) nella creazione dei personaggi, i molti riferimenti all’arte di Dalì e l’ultima scena, che si svolge nella stanza delle scale, chiaro riferimento all’arte di Escher ed al suo dipinto Relativity, sono dettagli che impreziosiscono una pellicola nata per un pubblico di bambini, ma che affascina anche i più grandi. Bowie nel ruolo di Jareth è magnetico, praticamente perfetto.
La colonna sonora rende Labyrinth un vero e proprio gioiellino: la maggior parte dei brani sono strumentali e realizzati da Trevor Jones, ma le vere perle sono cinque canzoni di David Bowie. Underground è il sottofondo ai titoli di coda e la sigla iniziale. Vi divertirete mentre Jareth intona Magic Dance, prendendo a calci qualche gnomo e giocando con Toby e ascoltando Chilly Down, cantata dai Firey, strani esseri inquietanti e “smontabili” che Sarah incontra sul suo cammino. Sognerete danzando con Sarah sulle note di As the world falls down e cercherete il modo per raggiungere Toby mentre Jareth nel suo castello intonerà per voi e per Sarah Within you.
Labyrinth è un film magico, di quelli che tutti i bambini dovrebbero guardare, ma anche i loro genitori per non scordare mai di osservare il mondo con gli occhi dei più piccoli.

Credits
Regia: Jim Henson – Sceneggiatura: Terry Jones – Produttore associato: Martin G. Baker – Produttore esecutivo e supervisione alla produzione: David Lazer – Produttore esecutivo: George Lucas – Produttore: Eric Rattray – Fotografia: Alex Thomson – Montaggio: John Grover – Musiche: Trevor Jones, canzoni di David Bowie – Scenografia: Elliot Scott

Cast
Jareth, il re di Goblin: David Bowie – Sarah: Jennifer Connelly – Toby: Toby Froud – Matrigna: Shelley Thompson – Padre: Christopher Malcolm – Gogol: Shari Weiser – Animatore dei Goblin: Warwick Davis, Saggio: Frank Oz

Colonna Sonora

Label: EMI – 1986

Trak List
Opening titles including underground
Into the labyrinth
Magic dance
Sarah
Chilly down
Hallucination
As the world falls down
The goblin battle
Within you
Thirteen o’clock
Home at last
Underground

Trailer

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