Enrico Brizzi è uno degli autori più seguiti delle ultime generazioni. Da sempre ama unire la sua scrittura con la passione per la musica, realizzando dei reading-concerto. Jack Frusciante è uscito dal gruppo è stato portato in giro per tutta Italia con la band Frida Frenner, coinvolta anche nella realizzazione del film tratto dal romanzo. Nel 1996-97 è stata la volta di Bastogne e del tour con la banda fiorentina De Glaen. Nel 2005 sono i bolognesi Frida X (ex Frida Frenner) ad accompagnare lo scrittore nel tour di Nessuno lo saprà, esperienza che ha prodotto il cd Nessuno lo saprà. Reading per voce e rock ‘n’ roll band, per l’etichetta Black Candy Records di Firenze. Poi è arrivato Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro (2007), che ha visto l’autore esibirsi ancora con i Frida X e creare un vero e proprio “concerto per viandanti del ventunesimo secolo” insieme alla band genovese Numero6. Questa esperienza ha prodotto il cd omonimo. La band bolognese Yu Guerra è composta dall’omonimo cantante e chitarrista, dal bassista Tony Farinelli, dal batterista Andrea Insulla e dal chitarrista Wilko. Nel gennaio 2007 pubblicano il primo album, Odio vero, per l’etichetta Squadra Ribelle. Il secondo lavoro, Messaggio inutile, esce il 09/09/09 per Ansaldi Records. La band presenta in anteprima a Bologna il disco nel giugno 2009, occasione in cui ospita Enrico Brizzi: l’autore legge il testo della Lapide ad Ignominia di Calamandrei dedicata al comandante germanico in Italia, Albert Kesselring. È un semplice omaggio alla Resistenza che spingerà Brizzi e la band a rivedersi in sala-prove dopo l’estate. Nasce una versione completamente nuova del Pellegrino dalle braccia d’inchiostro. Prendendo spunto dai libri di Brizzi La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco (2008) e La vita quotidiana ai tempi del Silvio (2010), è nato un nuovo progetto che ha prodotto l’album La vita quotidiana in Italia, in uscita il 30 maggio per l’etichetta Irma Records.
Le parole di Brizzi sembrano fatte apposta per essere appoggiate su un tappeto di chitarre rock. Il suo modo di declamarle poi crea suggestioni che portano alla mente nomi come Massimo Volume. Ormai ci ha preso gusto e questo è un bene per noi, anche perché sceglie sempre di farsi accompagnare da band di altissimo livello. La vita quotidiana in Italia è composto da undici tracce che, partendo dallo stato di Bologna, da ricordi dell’infanzia, come quell’odioso figlio di notai che non ti faceva usare i suoi bellissimi giochi, raccontano le contraddizioni del nostro bel Paese, di come stiamo sotto la guida di “Silvio il Caimano”. Molte le collaborazioni presenti nell’album: Alice Albertazzi degli Alix, Roberto “Freak” Antoni degli Skiantos (che ha portato la cover di Non salutare chi non ti ama suonata originariamente con i Windopen e in questa occasione cantata con Steno dei Nabat) e gli scrittori Gianluca Morozzi e Giovanni C. alias Wu Ming 2. Inoltre trovano spazio l’armonica a bocca di Steno (frontman dei Nabat), le tastiere di Nada “Nadine” delle Tremende e gli interventi alla chitarra di Giorgio Canali e di Riccardo P. alias Wu Ming 5 (scrittore e colonna degli stessi Nabat).
La vita quotidiana in Italia è un album di quelli che tutti dovrebbero ascoltare, per cercare di aprire le coscienze a colpi di chitarre rock. All’interno della confezione del cd si troverà un booklet speciale con tre racconti inediti di Enrico Brizzi su tre grandi italiani sconosciuti dell’era contemporanea, un’ottima ragione per non lasciarselo scappare.
Credits
Label: Irma Records – 2011
Line-up: Enrico Brizzi (voce) – Yu Guerra (voce, chitarra) – Wilko Zanni (chitarra) – Tony Farinelli (basso) – Andrea Insulla (batteria)
Tracklist:
- Fino a un attimo prima sembrava imposibile
- Dio salvi Bologna
- La donna di pane
- Lettera a Pertini
- Lo specchio della società
- Sivio Summer
- Silicio Sigelli
- Le vite degli altri
- Non salutare chi non ti ama
- Rialzati, Bologna
- Un’altra primavera
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