Sono passati due anni, moltissimi chilometri, facce, palchi, articoli e pensieri. Dopo il grandissimo successo dell’esordio Vol.1, non si poteva certamente lasciare al caso un ritorno così atteso. Sarebbe stato semplice ripetersi e continuare ad attingere a quell’incantevole immaginario con cui ci aveva già conquistati in passato. Sarebbe stato semplice far leva sul ricordo e sulla nostalgia.
Brunori sceglie invece una strada diversa, dimostrando a livello testuale la propria maturazione artistica.
La Brunori Sas ha preso una forma più definita, certamente. Lo scheletro su cui poggia l’intero disco è solido e curato. La produzione è più raffinata e Dario Brunori si conferma un ottimo cantautore, capace di emozionare con testi e melodie che convincono a pieno. Valore aggiunto dell’opera sono gli interventi esterni di Dente e Dimartino, in entrambi i casi con ottimi risultati.
Attinge dai grandi del passato cantautorale italiano, Brunori, facendo propria la lezione. Eco di battistiana memoria, e poi ancora Dalla e De Gregori, per citarne qualcuno. Si cammina nel solco della migliore tradizione italica, si fa rivivere la musica bella, quella che ha bisogno di una melodia anche semplice, a patto che ci sia qualcosa da raccontare. E Brunori di racconti ne ha eccome: in tutto questo tempo trascorso a girovagare per la penisola, cantando le sue favole, ci ha guardati tutti dal palco, ci ha conosciuti e ora non racconta più solo di sè ma, anzi, la dimensione descrittiva si è fatta più che mai corale. Non perde la sua magnifica ironia, la usa per disegnare caratteri di grande efficacia narrativa: personaggi magistralmente dipinti dentro storie tutto sommato ordinarie, i poveri cristi di Brunori siamo in fondo tutti noi. Ognuno a modo proprio a convivere con fallimenti e inettitudini, ma anche con i semplici errori che incaselliamo in ogni giorno di questo vivere. Le notti insonni, i bicchieri svuotati, i tradimenti e le miserie ci accomunano tutti.
La forza della Brunori Sas è questa: una canzone candida, pensata con cura e dedizione, una melodia che fa bene al cuore, allo spirito, alla mano che tamburella sul tavolo mentre si beve il caffè e ai piedi che si muovono nella città che corre. Una musica di naturale semplicità, su cui si innesta una parola arguta, brillante, sarcastica e realista. Non più sogno, non più memoria, ma descrizione.
Ancora una volta, la Brunori Sas firma un disco che senza dubbio ci accompagnerà nelle prossime stagioni. E non potrebbe essere diversamente: Vol.2 – Poveri Cristi è l’affresco del nostro oggi, un mondo di cui siamo parte, un disco che ci fa cantare le nostre amarezze. Forse un esorcismo, sicuramente un sollievo.
Credits
Label: Picicca – 2011
Line-up: Dario Brunori, Simona Marrazzo, Mirko Onofrio, Dario Della Rossa, Massimo Palermo, Stefano Amato
Tracklist:
- Il giovane Mario
- Lei, lui, Firenze
- Rosa
- Una domenica notte
- Il suo sorriso (w/Dente)
- La mosca
- Bruno mio dove sei
- Animal Colletti (w/Dimartino)
- Tre capelli sul comò
- Fra milioni di stelle
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