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I racconti dell’amore malvagio – N.A.N.O.

Lo si fa partire e si entra in un altro mondo. Un mondo in cui davvero tutto è come sembra e non come troppo spesso vogliamo convincerci. L’amore può essere fetido, scomodo, colmo di rabbia: se si cerca quello vero, si trova anche tutto ciò.
Il trentino Emanuele Lapiana ci apre gli occhi con una naturalezza sconvolgente: i dodici racconti ci accarezzano con mani infuocate, lasciano una cicatrice indelebile. Dopo la bella esperienza con la rock band c|o|d, il lato più cantautorale di N.A.N.O. si esprime prepotentemente in questo secondo disco solista: c’è voglia di parlare, descrivere, narrare ed emozionare. Emanuele Lapiana confeziona un lavoro di rara fattura: a lui piace definirsi artigiano della musica, ed ascoltando il disco si può davvero sentire la cura certosina riportata in ogni nota, parola e suono inserito per creare il clima più speciale. Nel realizzare questo album, il progetto N.A.N.O. ha abbracciato tanti altri artisti che hanno condizionato ed impreziosito l’opera: Pacifico, Sara Mazo, Federico Fiumani e Max Collini sono i nomi che immediatamente risaltano grazie al loro apporto canoro, ma l’intero progetto si avvale di più musicisti e di un articolato e magnifico lavoro grafico ad opera di Bijan Tehranian.
I dodici brani sono ben saldi alla forma canzone, ma riescono anche ad essere qualcosa di più, vuoi per i testi, vuoi per la libertà musicale che si respira dall’inizio alla fine del disco. Ad aprire è la dolceamara Y, con l’apporto di Pacifico che nei credit non è segnalato alla voce, ma allo “stupendume”. Il buio, con la sempre splendida voce di Sara Mazo, si muove in una ricca orchestrazione mentre Testacoda è un breve brano con la voce recitante di Max Collini. Cuoricino è forse il pezzo che più riesce a stupire con  l’uso elegante dei suoni elettronici e la sua semplicità, così disarmante. Cohen, delicatissima ballata che viene innalzata da composizioni orchestrali, anticipa il più sintetico ritmo di Squalozecca. Insieme alla voce di Federico Fiumani, N.A.N.O. si lascia andare ad un pezzo dalle splendide sonorità ’80s. Rabbia per un’Italia costantemente piegata all’interesse di pochi: questa è Io accuso, dal ritmo incalzante, con la voce distorta, e quel “bastaaa” urlato che ricorda la sigla di Batman, come per dire che in ognuno di noi c’è un eroe che può amare l’Italia, basterebbe reagire e tagliare con il passato. La voce di Sara Mazo torna nell’angoscia di Brainstormo e quella di Max Collini ne Il nuovo me. E.M.I., struggente e dolorosa, cresce ed esplode nel finale mentre Close affianca ritmi elettronici ad una emozionante chitarra acustica. Il canto delicato e la musica di 54G riescono davvero a “fluidificare il sangue amaro” prima di lasciare la degna chiusura con uno dei brani migliori: La città.
N.A.N.O. non è un autore prolifico, scrive e pubblica quando ne ha voglia, necessità, a distanza di anni con cadenza irregolare: forse è proprio questo il suo segreto. Nulla di ciò che si ascolta in I racconti dell’amore malvagio suona superfluo: tutto appare incredibilmente necessario. Anche le collaborazioni appaiono così sincere e rispettose da restarne davvero a bocca aperta. C’è una magia particolare in questo cantautore trentino, quella che ti fa venire voglia di comprare tante copie del cd e regalarle alle persone più care. Non capita tutti i giorni.

Credits

Label: Fosbury Records – 2011

Line-up: musiche e testi di Emanuele Lapiana; hanno partecipato: Sara Mazo – Sara Giovinazzi – Federico Fiumani – Gino Pacifico De Crescenzo – Davide Pola Tamanini – Dennis Pisetta – Max Collini – Giovanni Ferrario – Fabrizio Casali – Davide Dalpiaz – Ivan Benvenuti – Gerardo Gambin – Felix Lalu – Marco Gardini – Johnny Mox – Marco Tagliola – Luca Tacconi – Fabio De Pretis

Tracklist:

  1. Y
  2. Il buio / Testacoda
  3. Cuoricino
  4. Cohen
  5. Lo squalozecca
  6. Io accuso
  7. Brainstormo
  8. E.M.I.
  9. Il nuovo me
  10. Close
  11. 54G
  12. La città

Link: Sito ufficiale, MySpace

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