Capita che ti stai preparando da mesi ad un concerto dei Massimo Volume e il giorno prima scopri che non sarà un vero e proprio concerto, ma un festival, dove ti ritroverai anche i Julie’s Haircut, band che segui da un po’, anche se non così assiduamente. La curiosità cresce e così sali in macchina e parti verso una serata che non sai bene cosa potrà offrirti.
Arriviamo all’arena di FestaReggio alle 21.15 circa: sul palco ci sono già gli Young Wrist, un trio che propone noise pop, ma non riesce a catturare la mia attenzione. Alle 22 circa salgono sul palco i Julie’s Haircut. La band mi piace. Qualche anno fa avrei dovuto vederli live, ma una serie di vicissitudini mi ha fatto saltare il concerto perciò la curiosità è molta. La partenza è con una cover della splendida On the beach di Niel Young. La band emiliana (che per l’occasione si è fatta accompagnare da Andrea Faccioli ed Emanuele Reverberi) per un’ora circa intrattiene il pubblico con la sua musica a cavallo tra rock, psichedelica ed elettronica. I brani, tratti per lo più dall’ultimo lavoro in studio Our secret ceremony (fatta eccezione per Death machine e Satan eats Seintan estratti dall’album After dark, my sweet) incantano il pubblico e lo fanno divertire. Nei lunghi episodi musicali esce tutta la maestria dei musicisti: i Julie’s Haircut sanno suonare e lo dimostrano perfettamente alla platea! The shadow our home, The devil in Kate Moss sono brani che coinvolgono. La band coglie l’occasione anche per presentare The Tarot, nuovo singolo tratto dal vinile 10 pollici pubblicato in edizione limitata a giugno e compreso nella colonna sonora de La Montagna Sacra di Alejandro Jodorowsky. I ritmi ossessivi, i mantra dei testi catalizzano il pubblico. Nel live dei Julie’s Haircut trova spazio anche la cover del bellissimo brano dei Joy Division, Heart and soul. Un’ora di concerto che vola via ipnotizzando.
Il tempo per farsi un giretto tra i banchetti delle etichette indipendenti e di comprare qualche cd che verso le 23.30 arriva il momento dei Massimo Volume. Emidio Clementi, Egle Sommacal, Vittoria Burattini e Stefano Pilia salgono sul palco e la gente si ferma, in silenzio e immobile per godersi lo spettacolo. La band ci regala i brani tratti dal loro ultimo album, Cattive abitudini. Robert Lowell, Coney Island, Litio sono perle che vengono donate al pubblico con la generosità che solo le grandi band hanno. Il live scorre via impeccabile. La bellezza violata, Fausto rapiscono. Il primo Dio, Meglio di uno specchio, Cinque strade sono alcuni dei brani che arrivano a ricordarci il passato dei Massimo Volume, quel passato che sembrava sepolto fino a quel novembre 2008 che ha segnato il loro ritorno sulle scene cancellando in un colpo solo gli anni di silenzio. Attendevo da un po’ questo concerto e la band non mi ha affatto delusa realizzando un live emozionante. Clementi è carismatico, capace di catalizzare l’attenzione. I suoi occhi, fissi sul pubblico, fanno da contraltare a quelli di Nicola Caleffi, che l’ha preceduto sul palco. Due modi diversi di porsi. Due modi diversi di fare musica. Due modi diversi per regalare le stesse meravigliose sensazioni. Peccato che un’ora (troppo poco!) voli via in fretta e con essa anche la musica dei Massimo Volume ci abbandona, lasciandoci in bocca quel sapore di appagamento misto alla voglia di averne ancora.
Il 28 agosto 2011 lo ricorderò per un bel po’: una serata di fine estate che mi ha portato un pieno di emozioni. Due band totalmente diverse, ma che da quel palco hanno dimostrato che la Musica va al di là dei generi e dei nomi. La Buona Musica parla direttamente all’anima di chi ascolta. (Foto di Katia Arduini)
Home / Editoriali / Musica senza confini: Julie’s Haircut+MassimoVolume @ Meeting People is Easy Festival c/o FestaReggio 28/08/11
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