William Wilson è il protagonista di un racconto di Edgar Allan Poe, una sorta di Dorian Gray ante litteram in cui a portare i segni del decadimento morale non è un ritratto ma un altro personaggio, a metà tra il fantasma e l’allucinazione. Chissà se il giovane cantautore siciliano, autore di Just for you not for all, si è ispirato a questa short story nella scelta del suo pseudonimo oppure no. Quel che è certo è che ha conservato quell’anima nera e cupa dei racconti di Poe che percorre tutto il disco, un lavoro minimalista al limite dello scarno: voce e chitarra. Anche Wilson sceglie di porsi su una linea, quella del cantautorato intimista, che sembra andare un po’ troppo di moda ultimamente e sulla quale finiscono per confondersi giovani di talento e di spessore e cantanti di cui non resteranno tracce nel prossimo futuro. Dove si collocherà William Wilson? Non sono riuscita a decidermi. Ci sono dettagli che mi piacciono in questo disco e altri che non mi hanno convinta. Ad esempio William Wilson ha indiscutibilmente una bella voce, un timbro scuro, profondo, sicuro, maturo e in alcune canzoni come Wonderful Nightmare si fa particolarmente apprezzare soprattutto nel controcanto del finale. Altri punti a favore del giovane siciliano sono certamente i riferimenti di cui nutre la sua musica, da quelli letterari a quelli musicali: da Boris Vian e la poesia francese che ispira brani come Je Veux Une Vie En Forme D’Arete in cui rivela una capacità interpretativa davvero interessante, ai Piano Magic di cui Wilson rifà Incurable, passando per Song to the siren, uno dei pezzi più conosciuti di Tim Buckley. Ma proprio queste cover nascondono il punto debole più forte di questo lavoro. Ascoltando la versione originale di Incurable si nota immediatamente che c’è una carica di sensualità che in Wilson si perde, come se la cover fosse troppo concentrata sull’aspetto negativo dell’incurabilità, dell’ossessione amorosa. Troppo cantautore maledetto? Forse sì.
Insomma William Wilson ci piace quando sceglie una strada alternativa e ancora da scoprire e non strade che sono state fin troppo battute.
Credits
Label: Seahorse Recordings- 2010
Line-up: William Wilson (batteria)
Tracklist:
- The Wreck Of The Nordling
- Song
- e Veux Une Vie En Forme D’Arete
- Y A Du Soleil Dans La Rue
- Incurable
- Pourquoi Que Je Vis
- Wonderful Nightmare
- Red Iron Man
- To The Siren
- J’Aimerais/Tout A été Dit Cent Fois
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