Falling deeper – Anathema

Vladimiro Vacca Album, Recensioni Lascia un commento

C’è una luce in fondo ad ogni cosa che vive e muore. C’è un fascio di luce in fondo ad ognuno di noi nel male e nel bene. La vera bellezza è lo sprofondare nel nostro mare interiore… dove uno scrigno sepolto si apre ad intermittenza per liberare bolle di infinito. C’era una luce melodica nei brani degli ep anni novanta degli Anathema, al di là del loro vestito doom-metal d’epoca. Gli Anathema continuano l’operazione di recupero e restauro melodico-armonico di brani del loro passato, iniziata e riuscita già con Hindsight nel 2008. Falling deeper è il punto di congiunzione tra il passato ed il presente di questa mirabile band di Liverpool. Daniel Cavanagh rigenera in veste semi-acustica capolavori come Crestfallen, Everwake, J’ai Fait Une Promesse accentuando l’impatto emozionale grazie agli arrangiamenti orchestrali di Dave Strewart che aveva già impreziosito il loro ultimo lavoro We’re Here Because We’re Here. Gli Anathema hanno varcato le colonne d’Ercole del metal e del prog per approdare in un universo parallelo, dove il suono è paradiso sinfonico d’armonia, dove è possibile incrociare i Pink Floyd, i Sigur Rós ed i Clannad in unico flusso di poesia ultrasensoriale. L’epica dei suoni di questo disco è figlia del missaggio di Andrea Wright avvenuto nei leggendari Parr Street Studios, dove sono nati capolavori di gruppi come Elbow, Coldplay e Echo and the Bunnymen. Falling deeper poteva essere una perfetta colonna sonora per la trilogia del Signore degli Anelli perché nella sua musica c’è il respiro del sogno umano che non tramonterà mai. In fondo al metal c’era la luce della vera melodia e il nuovo corso della produzione degli Anathema ne è la prova. Falling deeper è per sorprendervi di bellezza.

Credits

Label: Kscope records – 2011

Line-up: Daniel Cavanagh (chitarra) – Vincent Cavanagh (voce e chitarra) – Jamie Cavanagh (basso) – Les Smith (tastiere) – John Douglas (batteria) – Lee Douglas (voce).

Tracklist:

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