Due giorni di festival gratuito.
Un palco prestigioso, che si apre al rock e all’elettronica.
Cantautori, band esordienti di enorme successo, gruppi storici e poeti onirici.
Tutto questo a Rivoli, il 30 novembre e 1 dicembre.
Tutto questo a Maison Musique.
Tutto questo è RIVOLUTION 2011
Due giorni di concerti
tra indie rock, canzone d’autore e nuove tendenze
Con Virginiana Miller, I cani, Iosonouncane, Verlaine
INGRESSO GRATUITO
Dopo l’ondata totalizzante del rap e dell’hip hop che per lungo tempo ha colonizzato il mondo musicale giovanile, negli ultimi anni si è assistito a un prepotente ritorno della musica d’autore, del rock indipendente e del folk nei territori della creatività giovanile. Naturalmente non si tratta di una mera riproposizione di ritmi e stili legati a un passato ormai lontano, ma di una rilettura attuale, che spesso e volentieri coinvolge elementi originariamente a loro estranei: l’elettronica, lo stesso rap, il raggae, etc.
L’intento di Rivolution 2011 è quello di dar conto di questa evoluzione, presentando band e solisti che si sono mossi sulla strada del rinnovamento e dell’attualizzazione di generi come il rock, la canzone d’autore, il folk.
Il Festival è un evento di “Sistema Sonoro” organizzato da Centro di Cultura Popolare – FolkClub, ed è realizzato nell’ambito di “Giovani energie in comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù-Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani. La direzione artistica è del FolkClub, in collaborazione con Gigi Giancursi. Il Festival vivrà su due momenti live mercoledì 30 novembre e giovedì 1° dicembre.
Nella prima serata le due proposte artistiche (curiosamente accomunate dalla presenza nei loro nome d’arte dell’elemento canino: Iosonouncane e I cani) spaziano nella nuova canzone d’autore, con pesanti sconfinamenti nell’elettronica e nel rock. I cani, in particolare, sono stati il nuovo fenomeno musicale dell’estate 2011 e, così come Iosonouncane, sono stati inseriti nella rosa dei finalisti delle prestigiose targhe per l’opera prima del Club Tenco di Sanremo.
La seconda serata è invece dedicata alle più recenti declinazioni del rock indipendente, mettendo due generazioni a confronto. I Virginiana Miller se fossero un libro, sarebbero un long seller: da quasi vent’anni sulla scena, la loro proposta di rock attento alle sonorità più delicate, solo oggi viene riscoperta dalle giovani generazioni e ottiene il credito che merita. I Verlaine sono uno dei gruppi che meglio incarnano questa riscoperta di un rock dalle sonorità più suadenti, che utilizza gli stilemi del folk per farsi più pop.
Iosonouncane è Jacopo Incani, sardo trapiantato a Bologna nato nel 1983. Il suo progetto è nato nel gennaio 2008 quando, disoccupato, grazie all’assegno dell’Inps compra un campionatore e una loopmachine, senza sapere bene cosa fossero. A fine maggio 2008 trova lavoro in un callcenter: dopo due anni e decine di concerti, il 31 giugno 2010 si licenzia. Cinque giorni dopo entra in studio e registra il proprio album d’esordio La Macarena su Roma. È un disco sull’Italia di oggi dove una prospettiva obliqua su fatti di cronaca genera la scintilla necessaria per poter alimentare un discorso più ampio sulla società italiana.
I Cani dopo tantissime parole, interviste, curiosità e speculazioni, sono finalmente pronti a fare sul serio e portare la loro musica nella dimensione che ancora mancava, quella del live. Un modo per inquadrare le canzoni del loro “sorprendente album” con uno sguardo diverso, nuovo. Un vero e proprio concerto dal vivo, con i musicisti che suonano, cantano e sudano cercando di riprodurre in maniera analogica un album che nasce come progetto solista per diventare tutt’altro. Ma non finisce qui: aspettatevi sorprese. Ormai si sa, I Cani sono imprevedibili.
Verlaine (orchestrina scalcinata ad assetto variabile, come amano definirsi) nasce nel 2000. Hanno inciso decine di ballad da rimorchio alcolico perlopiù inedite, hanno vinto e anche pareggiato moltissimi concorsi e aperto i concerti di Benvegnù, Raina, Perturbazione, Marco Parente e altri. I Verlaine hanno partecipato alla colonna sonora di A/R di Marco Ponti, fondato festival indipendenti (tra cui l’eroico Revolver). Secondo gli addetti ai lavori i 5 verlaine suonano: “Indie-rock in italiano che assapora la malinconia ma sorride con l’ironia, concedendosi raggi di delicato e intelligente pop”.
Virginiana Miller sono emersi dall’onda degli anni ’90 provocata dal gruppo caposcuola per antonomasia del rock italiano, i CSI, e passati attraverso gli anni zero con una produzione di pregevole fattura. Giungono alla completa maturità con il CD Il Primo Lunedì del Mondo (2010), osannato della critica. Un disco che li reimpone prepotentemente al centro della scena musicale italiana, della scena di qualità, di quella scena che intende coniugare al meglio il grande filone del rock e della musica di tendenza alla tradizione della canzone d’autore. Alfieri della livornesità, hanno collaborato sovente con i loro concittadini Bobo Rondelli e Paolo Virzì, il quale ha utilizzato numerosi loro brani per le colonne sonore dei suoi film.