Nel testo del primo brano, La Farruca della Disobbedienza, vi è il titolo del disco Del Mondo che Vi Lascio quasi ad indicarlo come manifesto programmatico di questo lavoro ricco ed affascinante.
La Metralli, band modenese, nasce, in primis, dall’incontro di Meike Clarelli, splendida voce del gruppo, polistrumentista ed autrice, con il chitarrista e compositore Matteo Colombini. Nucleo originario, questo a cui, presto, si aggiungono Marcella Menozzi alla chitarra elettrica e Serena Fasulo, basso e contrabbasso.
Sonorità folk-popolari dalla trascinante energia per La Farruca della Disobbedienza che attinge sapientemente alle radici della musica mediterranea. Qui la fisarmonica di Davide Fasulo, uno degli ospiti del disco insieme al batterista londinese Johnathan LaThangue, squarcia un velo malinconico sul passato, acuito e sottolineato dallo straniante suono del kazoo, in un affascinante connubio con l’oggi per una musica che è tutt’altro che semplice rievocazione di suoni antichi, ma è farsi presente con commistioni sonore arcaiche e contemporanee insieme. Un Niente di Felicità sembra catapultarci fra malinconiche strade parigine cancellate dal tempo, tanta e tale è l’elegante assonanza con la canzone d’autore francese. Sull’Ultima Vertebra rivela, invece, il fascino incredibile della voce di Meike Clarelli, pulita e ben modulata a ricordare, in modo particolare nell’incipit, quella di Amy Winehouse pur restando assolutamente personale. Segue Anchora, che onirica e preziosa, segna il passaggio ad inaspettate sperimentazioni jazz sorrette dal virtuosismo della voce. Voce che tesse un brano notturno e piacevolmente simile ad alcuni lavori dei più noti Marta sui Tubi. Ancora un’inversione con Cuore Quantico che va ad intrecciare la malinconia iniziale ad un’ironica proposta testuale e musicale sostenuta da avvincenti ritmi balcanici che ritroviamo dichiarati nel titolo stesso poi di Balkan Graffiti. Deliziose entrambe, in modo particolare quest’ultima, un piccolo affresco sonoro dipinto con sapienza da chitarra, contrabbasso ed un evocativo kazoo. Fra questi due brani la pausa nostalgica di Forse Un Re Minore dove c’è ancora Francia, antico e moderno insieme. Prima Che Il Vento, fra chitarre jazz e fisarmonica, è preludio ad Altrove e Indifferente, dalla forte vocazione narrativa. Chiudono D’Arteria, breve ed intenso momento di sperimentazione vocale che si districa tra l’intreccio di voci dell’inizio e l’intimistico, sussurrato finale, e Valzer per Sophie, un ultimo piccolo e delicato capolavoro di eleganza, abilità sonora e sperimentazione caratteristiche precipue di questo disco variegato, curato e ben fatto.
Un ottimo lavoro, godibile e sorprendentemente non solo per gli amanti del genere.
Credits
Label: Amigdala / A Buzz Supreme – 2011
Line-up: Meike Clarelli (voce, kazoo, diamonica, chitarra) – Matteo Colombini (chitarra semiacustica ed elettrica) – Marcella Menozzi (chitarra elettrica) – Serena Fasulo (contrabbasso)
(batteria)
Tracklist:
- Farruca Della Disobbedienza
- Un Niente Di Felicità
- Sull’ultima Vertebra
- Anchora
- Cuore Quantico
- Forse Un Re Minore
- Blakan Graffiti
- Prima Che Il Vento
- Altrove E Indifferente
- D’Arteria
- Valzer Per Sophie
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