Petali di blues e granelli di sabbia folk-rock sparsi dal vento della tradizione cantautorale italiana. Finalmente esce Il tre nel segno, l’atteso ritorno dei LO.MO, progetto in lingua italiana del leader Roberto Bachtold Binda degli storici Bartòk. I colori scuri dell’album d’esordio Camere da riordinare sono soltanto un ricordo. Le atmosfere de Il tre nel segno sono più ariose. Il cambiamento di produzione artistica è evidente. Si è passati dai deserti notturni di Hugo Race all’incanto di notti stellate passate sulla sabbia di un Litorale del Mediterraneo, grazie al lavoro di Lucio Bardi ( il chitarrista di F. De Gregori) e Massimo Spinosa (musicista in album come Creüza De Ma’ di F. De Andrè e in numerose tournée di Roberto Vecchioni e E. Bennato). Il tre nel segno è un disco cantautorale d’altri tempi. Ci puoi sentire gli echi dell’intimismo del De Gregori di Rimmel in brani come Aprile e Verso Nord. Ci sono parentesi in cui affiora l’anima più alternative-country (alla Calexico, per intenderci) come in Piccola strada e Il tre nel segno. Gli influssi internazionali sono nelle presenze di Hugo Race e Henry Hugo in Notte dei Segni e Litorale. La voce di Roberto Binda si schiarisce e si modula magistralmente tra le maglie di un’intelaiatura essenzialmente acustica, dove gli arrangiamenti hanno funzione evocativa e mai invasiva. Il segreto (impreziosito dalla voce aggiunta di Mauro Ermanno Giovanardi) è la sintesi di un equilibrio perfetto che accarezza tutto il disco. La scrittura è poetica, intima e diretta al tempo stesso, ci sono versi a cui non è possibile restare insensibili, basti pensare all’incipit di Saint Remy: “la vita è un morso, ti vuoi scordare chi hai lasciato alle spalle e aspetti il vento che scaccia polvere in terra” . Questo secondo lavoro dei LO.MO rivendica la bellezza della tradizione cantautorale italiana, immergendola in un buon bicchiere di whisky senza bisogno di trucchi. Un disco sincero che è frutto di vero talento. Questa notte alzate la testa al cielo e seguite la Stella Polare, vi condurrà verso nord, verso la luce della poesia di una canzone italiana che dà lezioni di stile.
Credits
Label: ZAHR RECORDS – 2011
Line-up: Roberto Bachtold Binda (voce, armonica) – Paolo Zangara (Chitarre) – Lucio Bardi (Chitarre, mandola, violino) – Darren Cinque (Piano) – Francesca Morandi (Basso elettrico, Contrabasso) – Lucio Sagone (Batteria, percussioni).
Tracklist:
- 1. Aprile
2. Piccola strada
3. Il Tre nel segno
4. Il segreto
5. Saint Remy
6. Litorale
7. Notte dei Segni
8. Il complice
9. Una storia incompiuta
10. Verso Nord
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