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Dieci anni In circolo: Perturbazione @ Kalinka Carpi (MO) 27/01/12

La cosa più emozionante per un genitore è veder crescere e diventare grande il proprio bambino. E ogni compleanno è una tappa, un’occasione da festeggiare con gli amici. E siccome per gli artisti ogni album è come un figlio, per i Perturbazione i dieci anni di un disco fondamentale come In circolo diventano l’occasione per un tour, per dieci concerti che portano la band di Rivoli in giro per tutta Italia. La seconda tappa di questo viaggio li ha portati a Carpi, in provincia di Modena, ed io ero lì.
Ad aprire le danze ci ha pensato Ila Rosso, in versione duo con Ilario Rosso alla voce e alla chitarra e Gabriele Montanaro al violoncello. Il cantastorie torinese ha appena prodotto l’album La bella presenza sotto la guida di Cristiano Lo Mele e Gigi Giancursi. Per mezz’ora il pubblico è intrattenuto con una musica da menestrello che racconta di figli di papà, di giovani senza l’idea di futuro, di benpensanti.
Poi salgono sul palco i Perturbazione e le emozioni crescono. Perché Dieci anni dopo, In circolo è ancora un album in grado di incantare e di regalare sensazioni nuove ad ogni ascolto. E allora cominci a sfogliare La rosa dei 20 per poi accorgerti che in realtà “Agosto è il mese più freddo dell’anno”. E ti trovi a cantare e saltare perché Mi piacerebbe è da vivere così, “come se niente fosse, come se non contasse”. La festa si fa ancora più bella quando Tomi scende dal palco per avvicinarsi al pubblico. Rocket Coffee, Iceberg portano verso una splendida Arrivederci Addio. E mentre Tomi racconta di come sia difficile quando stai “Tornando a casa/ senza una scusa /per aver fatto tardi /anche per questa notte”, pensi a quanto sia bello invece il rientro dopo una serata così, dopo aver assaporato le sensazioni che solo un concerto perturbato può regalare. “Il senso della vite/ nasconde un gran mistero” e la gioia esplode saltando, cantando, divertendosi con una versione quasi hard-rock de Il senso della vite. Perché i Perturbazione sono qualcosa di più di “una canzone da cantare quando si fa buio”, sono una band che riempie l’anima di chi li ascolta, sono passione che si fa musica. Il violoncello di Elena a dare quel tocco di grazia, di femminilità alle note che sprigiona, la batteria di Rossano a segnare i battiti del cuore, il basso di Alex, le chitarre sempre attente di Cristiano e Gigi e la voce di Tommaso si muovono all’unisono creando la magia della musica dei Perturbazione, della musica che fa bene. Dopo i salti, le risa, le canzoni quasi gridate arriva un momento tutto Per te che non ho conosciuto. Parole e note che stringono il cuore, che fanno viaggiare i pensieri verso chi si vorrebbe lì, che fanno pensare che “se tutto questo cielo/ stesse in una cartolina /vorrei spedirla a chi ho lasciato solo”. Una foto da scattare tutti insieme, sul palco e davanti il palco perché certe cartoline vanno spedite perché la musica non abbia confini e possa uscire dalle mura di un locale sperduto in mezzo alle campagne emiliane. I complicati pretesti del come arriva a chiudere la prima parte della serata, quella dedicata al viaggio tra i ricordi segnati da parole, da storie racchiuse in un album che innamora e in brani che ti avvolgono. E così ti fermi a guardare Tomi abbracciato con il microfono, come a voler stringere anche il pubblico che ha davanti.
Pochi minuti e poi si riparte con Buongiorno Buonafortuna e i balli, i canti, i sorrisi stampati sulle facce di chi sta partecipando ad una serata meravigliosa. I Perturbazione ci fanno un regalo presentandoci Questa è Sparta, un inedito che mostra il lato più rockeggiante della band di Rivoli. “E in mezzo ai palchi luccicanti che hai davanti c’è anche il mio” e ti accorgi della fortuna che hai ad avere davanti quel palco, quegli artisti meravigliosi che con semplicità, con naturalezza, senza atteggiarsi da divi o da predicatori, si emozionano e regalano emozioni che fanno battere il cuore e riscaldano l’anima. Del nostro tempo rubato arriva puntuale a chiudere la serata e così sono passate quasi due ore senza che te ne rendessi conto.
In macchina continui a rivivere la serata attraverso le note di un cd e lo sguardo cade sul timbro che hai sulla mano. Un ricordo che domani sbiadirà lasciando però intatto il marchio che i Perturbazione lasciano nel cuore di chi li incontra. (Foto di katia Arduini)

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Un solo commento

  1. Complimenti Katia !!!

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