Il secondo disco dei Guano Padano non può passare inosservato. Per chi non li conoscesse è bene ricordare che si tratta di un trio strumentale formato da musicisti affermati con curricula internazionali invidiabili e smisurata passione per la musica.
Si parte con un brano introduttivo ambientale: Last night apre il sipario su un paesaggio degno dei migliori ed autentici film western. Zebulon continua questa introduzione al disco svelando chiaramente le carte: il ritmo cresce e la chitarra galoppa alzando polvere desertica. One man bank è forse il primo vero e proprio brano; con esso si giunge in una città abbandonata tra echi e i fischi del vento, fino all’incontro, il duello, forse la fuga nel Green Bazar. Gli avvolgenti bassi di Gumbo sostengono il magnifico piano, arricchito dai fiati, creando un brano che con la sua intensità paradossalmente riesce ad alleggerire e riposare l’ascoltatore. In questo intermezzo si aggiunge Bellavista a sottolineare la sua identità western colorata di folk danzereccio. Lynch è un brano prezioso: quasi trip-hop nel suo incedere, gode di un perfetto equilibrio tra il “tema” dell’album e la modernità musicale. Miss Chan stupisce per il suo essere estremamente passionale mentre El Coyote per lo splendido velo di mistero che lo rende indecifrabile. In Praire fire appare ed è padrona la voce di Mike Patton (non uno qualunque). Il mitico cantante e musicista americano si presenta con una risata e poi una voce cavernosa in uno dei migliori brani dell’album. Le sorprese non terminano qui. Nashville, affascinante e vagamente floydiana, anticipa l’incredibile Un occhio verso Tokio. Questo brano ribalta le carte in tavola, aprendosi ad un quid mistico ed orientale, pur restando ben aggrappato ad un appiglio western che caratterizza tutto il disco: ancora una volta esempio di impeccabile equilibrio. Chiude un’immancabile ballata: Sleep walk suona come un classico che sa benissimo quali tasti e corde dell’animo deve sfiorare: niente di nuovo ma realizzato così bene da commuovere.
2 è una conferma a pieni voti. Un disco che emoziona e fa viaggiare la mente in luoghi dal fascino vivo, anzi, rovente come il sole del west.
Credits
Label: Tremoloa Records – 2012
Line-up: Alessandro “Asso” Stefana (chitarra elettrica, banjo, steel guitar) – Danilo Gallo (basso, organo) – Zeno De Rossi (batteria, fischio, campionamenti); hanno collaborato: Chris Speed (clarinetto) – Marc Ribot (chitarra) – Mike Patton (voce) – Ted Reichman (piano, fisarmonica) – Paolo Botti (viola) – Vincenzo Vasi (theremin) – Alfonso Santimone (organo) – Achille Succi (clarinetto basso, flauto) – Leonardo D’Angilla (percussioni)
Tracklist:
- Last Night
- Zebulon
- One Man Bank
- Gran Bazaar
- Gumbo
- Bellavista
- Lynch
- Miss Chan
- El Cayote
- Prairie Fire
- Nashville
- Un Occhio Verso Tokio
- Sleep Walk
Link: FaceBook,Sito ufficiale