Il ciclo della luce. Il ciclo della vita. Da quei cambi circadiani come metafora dell’alternarsi dei momenti in chiaro-scuro della vita sembra partire il nuovo lavoro di Nick Talbot aka Gravenhurst (ascoltando Circadian). L’elemento luce è la cifra distintiva del disco sin dal titolo The Ghost In Daylight. Il bardo di Britstol ha come obiettivo le sfumature poetiche del tempo passato che umanizzano luoghi (Fitzrovia). Non manca il crepuscolare finger-picking a scandire cristalli di magia sonora in brani come In minature e The Foundry. Il pezzo Islands è l’incursione sintetica che sorprende ed ammalia nei suoi infiniti otto minuti di durata. Gravenhurst ancora una volta, tra folk e shoegaze, rivoluziona la parola songwriter, dando vita in punta di piedi ad un’altra pagina meravigliosa della sua discografia. The Ghost In Daylight scivola dentro l’anima come il succo di un frutto dolce e amaro, come il flusso ineluttabile del tempo che attraversa il midollo della vita.
Credits
Label: Warp – 2012
Line-up: Nick Talbot (guitar, voice).
Tracklist:
- Circadian
- The Prize
- Fitzrovia
- In Miniature
- Carousel
- Islands
- The Foundry
- Peacock
- The Ghost Of Saint Paul
- Three Fires
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