Con il caldo di questo agosto è stato difficile trovare delle belle rose: la siccità ha mietuto vittime ed è stato purtroppo più facile trovare piante accartocciate nella loro secchezza piuttosto che ricche macchie di colori e profumi. Fortunatamente Andrea Noce e Flavio Scutti, duo elettropop Le Rose, a differenza dell’omonima specie vegetale, pare non abbiano avuto bisogno di acqua per splendere di bellezza.
Da Roma si sono trasferiti a Milano, e da lì hanno intrapreso un viaggio virtuale che li ha portati nelle isole Eastern Falkland, di fronte alla vastità dell’oceano Atlantico, tra colonie di pinguini e leoni marini. Perchè hanno deciso di “andare” proprio là? Per ballare. Dove e come prima nessuno aveva mai ballato.
E’ difficile riconoscere Andrea e Flavio se li si era conosciuti per i precedenti dischi (ep Mi dice sì / Schumann ed il primo disco omonimo Le Rose, entrambi pubblicati da Pippola Music); ora c’è ben altro in gioco. Se con i precedenti lavori sono stati sparsi i semi, ora solo le piante più tenaci hanno resistito, sbocciando e mutando incredibilmente dalla loro primaria forma.
Abbandonata completamente (almeno per ora) la lingua italiana, i cinque brani di questo disco ostentano una spiccata internazionalità. Mentre i precedenti lavori tenevano le radici ben aggrappate alla cultura italiana (forma canzone, temi trattati, immagine nostalgica e vintage) su queste Isole ci si sente completamente apolidi e privi di riferimento. In realtà, l’eleganza di fondo che definisce l’intero lavoro ci piace sentirla nostra, estremamente italiana, ma per tutto il resto i riferimenti sono ben altri. Gli anni ’80 e la dance, l’electro, l’uso importante dei synth, ma anche evocazioni latine: questi i fattori che vanno a delineare paesaggi eterei e sintetici, ma comunque tiepidi. C’è nostalgia di un futuro che non ci sarà e di un passato che non c’è stato, di luoghi che non riusciamo nemmeno ad immaginare, ma soprattutto di spazi immensi. La stessa copertina del disco esalta questo concetto con il poco definito stralcio di planisfero, con ben in risalto i nomi degli oceani.
Il tempo rallenta, lasciatevi cullare, sorseggiate un cocktail lievemente alcolico guardando l’alba sull’oceano. Per voi, come per Le Rose, il viaggio è di nuovo cominciato.
Credits
Label: Postosegretorec. – 2012
Line-up: Andrea Noce (voci, synth, batteria, basso, flauto) – Flavio Scutti (synth, batteria, basso, chitarra, percussioni)
Tracklist:
- Renaissance Island
- Technique
- Eldorado
- Soledad
- Madagascar
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