Nel 2007 iniziano come buskers nelle strade dell’Irlanda, e nel tardo 2012 esordiscono con il loro primo funambolico album. Coltivare piante grasse è il titolo del disco che segue i precedenti EP Soluzione e Bruco e consente ai Med in itali di presentarsi ad un pubblico maggiore grazie al supporto della bella realtà indipendente di Libellula Music.
La particolarità dei Med in itali è di essere davvero sempre e comunque dei buskers: un approccio grezzo e spontaneo, poi curato e cesellato di esecuzione in esecuzione, fino al risultato ottimale ben rappresentato da questo disco.
Efficaci e temerari. I Med in itali, capitanati da Niccolò Maffei e Matteo Bessone, continuano a camminare lungo il percorso tracciato con i precedenti dischi, ma aggiungono ingredienti, tocchi di eleganza, e pure una buona dose di sicurezza. La produzione di John Sanfelici (già al lavoro con Mau Mau, Roy Paci) ha probabilmente spinto la band a realizzare un disco molto fresco nei suoni e ricco di strumenti (in particolare spiccano i colorati fiati). Funamboli, dicevo: i Med in itali sono sempre in equilibrio tra il rock, il pop ed il jazz, passando anche per il funk e tutte le possibili declinazioni musicali in cui la ritmica ed il suono acustico si sposano con efficacia.
Prima di tutto: ritmo e parole. Le percussioni di Matteo Bessone sono sempre imprevedibili ed incalzanti, con continui cambi di tempo; i testi di Niccolò Maffei, introspettivi, profondi e sempre molto musicali, sono ben interpretati dalla sua stessa voce che in questo disco amplia il suo campo d’azione in modo egregio.
La funkeggiante Perle umide apre il disco, la leggerissima Non mi stanco delizia l’ascoltatore, Schiava di un’idea si addentra più palesemente nel fumoso immaginario jazzistico, Mia identità svela la passione per quelle morbide aperture musicali che tanto ricordano i più melodici Marta sui tubi.
Riprese dai precedenti dischi ed offerte agli ascoltatori in nuove vesti, Rabbia e Svanita paura stupiscono per l’incredibile balzo di qualità negli arrangiamenti e nella nuova e più raffinata intensità.
Coltivare piante grasse è un disco completo con cui i Med in itali dimostrano che la pazienza paga. Anche con piccoli passi si può fare davvero tanta strada.
Credits
Label: Libellula Music – 2012
Line-up: Niccolò Maffei (testi, voce, chitarre acustiche e benjo) – Matteo Bessone (batterie, percussioni e fischi) – Amedeo Spagnolo (sax tenore/soprano, flauto, clarinetto basso) – Nello Zappalà (basso); hanno partecipato Matteo Negrin (chitarra classica) – Luca Begonia (flicorno e tromba) – John Sanfelici (chitarra elettrica) – Dario Terzuolo (flauto)
Tracklist:
- Perle umide
- 7 fiori
- Piante grasse
- Non mi stanco
- Musicista precario
- Schiava di un’idea
- Cambiato sono
- Mia identità
- Rabbia
- La luce del sole
- Svanita paura
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