Palindrome Hunches – Neil Halstead

Percepirsi diversi dagli altri nel sentire il peso del mondo. Cercare di scavarsi un rifugio sotto la neve. Far capire a lei che non potrai mai essere le sue montagne russe, che non hai stile e sei solo un ragazzo che sogna di giorno. In queste poche righe strappate ai vari versi delle liriche di questo terzo disco solista di Neil Halstead si condensa tutto un meraviglioso e lieve universo interiore.  Palindrome Hunches è una scatola di latta vecchia nascosta sotto il pavimento di una baita di montagna, dove un bambino custodiva il suo vecchio tesoro. È un disco di songwriting folk delicato e soffice, dove le corde di un’acustica sono puntellate da accenti di piano e violino  nella costante ricerca della melodia del racconto-memoria-nostalgia. Riaffiorano le precedenti vite artistiche di Neil Halstead come fondatore della band shoegaze Slowdive e di quella ambient-acustica dei Mojave 3, tutto rivolto a quel mood solitario e introspettivo ed il senso descrittivo e sperimentale del suono acustico. Hey Day  Dreamer è la ninnananna esistenziale  che non lascia via di scampo. Con Palindorme Hunches Neil Halstead si candida ad essere la vera reincarnazione di Nick Drake nel nuovo millennio. Un disco cantautorale veramente emozioanante come quelli degli anni settanta.

Credits

Label: Brushfire – 2012

Line-up: Neil Halstead (voce, Chitarra e Piano).

Tracklist:
01 – Digging Shelters
02 – Bad Drugs and Minor Chords
03 – Wittgenstein’s Arm
04 – Spin The Bottle
05 – Tied to You
06 – Love is a Beast
07 – Palindrome Hunches
08 – Full Moon Rising
09 – Sandy
10 – Hey Daydreamer
11 – Loose Change

Link: Facebook, Sito ufficiale

Hey Daydreamer – Video

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