“Capita di non sentire freddo… Capita di non sentire la guerra che squarcia il tuo cuore” (Iperuranio) e capita di rischiare di perdersi un dischetto come Motori e Introspezioni. Per carità, non stiamo parlando di un capolavoro, però la scrittura di Maria Devigili è sincera e schietta, fotografa e descrive in maniera perfetta il nostro tempo con un’attitudine combat-folk a tratti bluseggiante veramente interessante. Le strutture ritmiche delle canzoni sono sorrette da percussioni essenziali, come anche le parti di chitarra quasi a tracciare un semplice sentiero, dove la voce di Maria spazia con il suo colore molto particolare. Con le dovute proporzioni, ascoltando Maria Devigili vengono in mente l’attitudine blues della prima Sheryl Crow e la sinuosità vocale della prima Meg. Siamo davanti ad un talento che bisogna tenere d’occhio in futuro per le potenzialità che potrebbero esplodere liberandosi di certi manierismi. Una buona autoproduzione.
Credits
Label: Autoprodotto – 2012
Line-up: Maria Devigili (voci, chitarre, musica e testi) – Stefano Orzes (batteria, percussioni).
Tracklist:
1. D.N.A (De Nostrae Aetatis)
2. Iperuranio
3. Il Paese
4. L’Istante
5. Aria di Rivoluzione
6. L’Albatros
7. Dentro
8. Sulla Via
9. Solitudine
10. Kadhy Blues
11. La mia Fortuna
12. Etre vivant
Link: Facebook, Sito ufficiale