Tra il 1987 e il 2002 un quartetto di Washington ha sconvolto le trame della struttura rock tradizionale. Le barriere di genere sono state distrutte nel nome dell’incesto noise e ritmiche serrate hanno condotto al concetto più moderno di post hardcore punk. Un solo nome, entrato nella storia, ha definito questa forma di combattimento esotico che tende alla dissonanza rock di attitudine: FUGAZI (“Fucked Up, Got Ambushed, Zipped”, acronimo utilizzato dall’esercito degli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam per indicare delle situazioni di combattimento particolarmente pericolose). I quattro pionieri rispondevano ai seguenti nomi: Ian MacKaye (voce e chitarra), Brendan Canty (batteria), Joe Lally (bassista) e Guy Picciotto (voce e chitarra). La parola chiave di questa band è stata l’ideale del DIY (Do It Yourself), che consisteva nell’autogestione dei concerti: non si vendeva merchandise ai concerti per evitare costi aggiuntivi inutili e poco attinenti alla sostanza live; inoltre i prezzi dei concerti si dovevano aggirare sempre intorno ai 5 dollari.
Con questa filosofia il loro tour toccò tutti gli USA e il passaparola diventò leggenda riconosciuta dalla critica (i due chitarristi furono definiti tra le coppie più inventive del rock da Guitar player nel 1997). Album come Steady Diet of Nothing (1991) e Red Medicine (1995) rappresentano i due poli creativi opposti della storia evolutiva della band, il trapasso dalla matrice hardcore-punk a quella contaminata dell’art-rock. Il cantato isterico ai limiti dell’urlo segue l’impeto tumultuoso della sperimentazione ritmica e frammentata del loro sound. Camminare nella foresta vietnamita tra piogge improvvise con il nemico sempre in agguato è la metafora di questa ricerca sonica a cui approdano i FUGAZI. In questo anomalo universo la melodia è tessitura di basso che si insinua nel mare di noise e grida energia punk. La loro genialità ha inspirato milioni di gruppi dagli anni novanta ad oggi, tra cui sicuramente i nostrani Marlene Kuntz. Di quei FUGAZI in pausa dal 2002 resta in circolazione quel basso… Joe Lally. I Rage Against the Machine e i Red Hot Chili Peppers sono stati tra i maggiori fan dei FUGAZI e proprio John Frusciante e Josh Klinghoffer hanno convolto Joe nella band Ataxia per la scrittura dell’album Automatic Writing. Ha suonato molte volte al fianco dei nostri Zu. Joe Lally non si è fermato a quest’esperienza ma ha intrapreso un discorso solista minimale, incentrato sulla fusione tra il post rock degli Slint e l’hardcore fugaziano. Questa nuova fase della sua carriera si è tradotta in due intensi album: There to Here (2006) e Nothing Is Underrated (2007).
Una delle leggende della storia del rock americano in questi mesi girerà in tour in Italia e LostHighways ha voluto segnalare questo puro evento indie che toccherà la nostra terra. LostHighways è anche media-partner dello Stone Free Festival che si terrà al museo del lavoro MUSA di Benevento, una delle location più suggestive che ospiterà momenti di toccante magia .
Italian Tour 2008
24 Luglio: Niscemi (CL), Italy – Vestro Pub (With Love Festival) INFO: www.myspace.com/withlovefestival (accompanied by Giovanni Fiderio and Sacha Tilotta) w/ Entrofobesse
25 Luglio: Sampieri (RG), Italy – Camping “La Spiaggetta” (accompanied by Giovanni Fiderio and Sacha Tilotta)
29 Luglio: Siracusa-Cassibile, Italy – Associazione Culturale “La Factory” INFO: www.myspace.com/lafactorysiracusa (accompanied by Giovanni Fiderio and Sacha Tilotta) w/ Pepi band
3 Agosto: Benevento, Italy – Museo del Lavoro “Stone Free Festival” (accompanied by Giovanni Fiderio and Sacha Tilotta)
23 Agosto: Foligno, Italy – Festa dell’Unita’ (accompanied by Emanuele Tomasi and Luca Cartolano)
5 Settembre: Rome, Italy – Sinister Noise (Sacha Tilotta and Luca Cartolano)