Home / Recensioni / Album / Post-Krieg – Simona Gretchen

Post-Krieg – Simona Gretchen

“Dio liberali, se proprio ci sei, dalla competizione”. Una preghiera beffarda apre il nuovo album di Simona Gretchen. Dopo l’esordio cantautorale con Gretchen pensa troppo forte, l’autrice romagnola stupisce con otto brani, tra i quali un paio quasi completamente strumentali, molto diversi dal precedente album ma capaci di segnare il compimento di un progetto artistico interessante su tutti i punti di vista.
Simona Darchini, questo il suo vero nome, afferma che l’esperienza denominata Simona Gretchen non avrà seguito, ma difficilmente la creatività e la passione di questa giovane artista si fermerà.
Con Post-Krieg Simona dimostra di essere ben più di una cantautrice “degli anni zero” (come qualcuno poteva pensare dopo aver ascoltato il precedente album quando frettolosamente l’aveva posto sullo stesso scaffale di un certo Vasco Brondi). Simona riempie ogni vuoto lasciato un paio di anni fa, e ci riesce con una selvatica eleganza, oltre che molta efficacia. Brani dalla forte vocazione orchestrale ed altri duri come la roccia disegnano paesaggi ricchi ma mai barocchi. Un disco di opposti che incredibilmente trovano nel senso della misura il valore aggiunto. Post-Krieg è un album maturo e importante.
Gli apporti di Nicola Manzan, Paolo Mongardi, Paolo Raineri e la produzione artistica di Lorenzo Montanà rendono il disco più che un insieme di canzoni bensì un vero album, con un’immagine precisa ed un’identità definita.
Rock pesante nelle chitarre e nella batteria, canto che dal folk-rock esplora nuove vie personali che tendono ad una più forte teatralità, testi riflessivi ma meno introspettivi. L’album si conclude con tre brani di un unico tema, splendidi ed emozionanti. Simona Gretchen ha rivolto il suo sguardo sul mondo, e ha chiuso un cerchio.
Infine non si può ignorare la splendida grafica di copertina ad opera di Eeviac. Un pube femminile è raffigurato ed ornato con le penne di un pavone. Il gioco degli opposti si ripete ancora in modo delicato e sorprendente perchè le penne raffigurate sono tipiche del pavone maschio.
Ora non ci resta che godere di questo ottimo e tumultuoso album, attendendo con curiosità di scoprire il futuro di questa completa artista. Come sarà il post-Simona Gretchen?

Credits

Label: Blinde Proteus / DiscoDada – 2013

Line-up: Simona Darchini (musica e testi); hanno collaborato Nicola Manzan, Paolo Mongardi, Paolo Ranieri, produzione artistica di Lorenzo Montanà

Tracklist:

  1. In
  2. Post-Krieg
  3. Hydrophobia
  4. Enoch
  5. Pro(e)vocation
  6. Everted (part I)
  7. Everted (part II)
  8. Everted (part III)

Link: Facebook

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply