“Sul lugubre mondo intorpidito versava tenebre il cielo” (C. Baudelaire). Occult you è il primo album dei Vanity, band multietnica che dimora tra le colline toscane. Dieci tracce con atmosfere malinconiche e inquietanti, scenari dark-gotich, in cui la base metal viene contaminata da suoni noise e shoegaze creando un buon equilibrio degli stili che lo attraversano. Un concept album il cui cardine è l’amore perduto, perno sui cui ruota l’oscurità e l’inquietudine della solitudine, che ambascia e allo stesso tempo affascina. Un romanticismo decadente, cinico, disegnato da muri di chitarra taglienti (Ghosts, Pagan Hearts), veloci ritmiche (Sun, The Wanderer), ritornelli accattivanti (Sleeping Tears), synth che placano (Occult you). Le influenze dei Vanity affondano nelle sonorità di Joy Division, Nine Inch Nails, Editors, Depeche Mode, influenze che lasciano intatta l’originalità della band che sta tutta nei giusti equilibri che sono riusciti a trovare nella fusione delle diverse anime musicali che compongono l’album.
Una buona prova iniziale per i Vanity, tecnicamente e contenutisticamente valida, dall’ampio respiro internazionale: cosa questa da non sottovalutare.
Credits
Label: Church Independent/Rough Trade/Audioglobe – 2013
Line-up: N (voce) – F (basso) – P (chitarra) – T (batteria)
Tracklist:
- Sleeping Tears
- Under Black Ice
- Ghosts
- Ruins
- Pagan Hearts
- Sun
- Time’s New Romance
- Limbo
- Occult You
- The Wanderer
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