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Black clouds – The Doormen

Smentita brutalmente…I Doormen hanno dato un discreto schiaffo morale e musicale al mio primo ascolto. Le prime note mi hanno fatto pensare a un’altra piccola band italiana che tenta l’imitazione di quel mondo rockettaro, un po’ anni ’80, tra Bon Jovi e gli Aerosmith. Smentita, senza appello. Mi cospargo il capo di cenere e vi presento questo quartetto che arriva da Ravenna ma che di italico ha ben poco nelle sonorità e nei riferimenti musicali. Italiana però è la produzione di Paolo Mauri che di presentazioni invece non ha alcun bisogno. Esordiscono nel 2009 e il ritorno è immediatamente più che positivo. Il loro primo Ep è esaurito nel giro di pochi mesi ed è seguito nel 2011 dal primo album omonimo, sempre prodotto da Paolo Mauri, che gli darà una visibilità tale da portarli ad aprire i concerti di importanti band italiane. Tornano dopo due anni con Black Clouds, un titolo che ben si presta a farsi metafora della musica stessa della band. Scura come una nuvola nera, carica di energia pronta ad esplodere, improvvisa, potente.
Il loro sound va dalla trascinante Bright Blue Star, pezzo di apertura dove le chitarre sono protagoniste assolute di una cavalcata musicale che cita, in maniera più che dichiarata, i Blur, fino al dark-rock di  I’m in the sunset Sunset. Ossimorica nella contrapposizione tra il titolo e una sonorità estremamente buia che trova piena espressività nella voce di Vins, che sa interpretare perfettamente le differenti tonalità musicali, scurendosi, intensificandosi. My Wrong World, primo singolo estratto del disco, ammicca invece a un altro mondo musicale, quello degli Interpol, degli Arcade Fire. Chitarre, batteria ed energia pura. Father’s feeling è figlia del miglior rock trascinante ed eroico. Epica e grandiosa, senza paura. Un pezzo pensato in maniera perfetta per l’esibizione live. A chiudere il disco ci pensa Snowy Day, uno dei brani migliori dell’album, molto british nella sonorità. Ascoltandola pensi immediatamente che sia il pezzo di una band matura, che ha alle spalle tanto studio ed esperienza.
La forza dei Doormen sta nell’assoluta mancanza di retorica nella scelta stilistica di un mondo musicale, a cui richiamarsi è fin troppo facile. Più difficile è invece farne un sostrato sopra al quale creare qualcosa di originale, nel quale far confluire le proprie idee e il proprio mondo. Loro ci sono riusciti alla perfezione.

Credits

Label: Autoproduzione – 2013

Line-up: Vins (voce) – Luca Malatesta (chitarra, cori, effetti) – Longo (Basso) –Monti Nicola (Batteria)

Tracklist:

  1. Bright blue star
  2. My Wrong World
  3. Father’s feelngs
  4. I’m in the sunset
  5. We are the Doormen
  6. Staring at the Ceiling
  7. Her power
  8. Silent suicide
  9. Strange life
  10. Snowy day

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