Home / Recensioni / Album / Tears on tape – HIM

Tears on tape – HIM

Dopo tre anni in cui hanno avuto problemi di vario tipo (divorzio dalla precedente casa discografica e, soprattutto, un’infiammazione muscolare del batterista Gas Lipstick che per quasi un anno li ha tenuti in sospeso temendo per il suo completo recupero), i finlandesi HIM tornano con un album, Tears on tape, che dimostra che i paladini del Love Metal non hanno perso la loro vena creativa. La band capitanata da Ville Valo è riuscita ancora una volta a miscelare heavy, hard rock, indie e una vena pop anni ‘80 in un mix che non delude. Giunti all’ottavo album in carriera, gli HIM sfoderano tredici brani che passano dal pop più spudorato alle venature dark che tanto piacciono a chi segue la band dalle origini e che erano decisamente mancate nel precedente Screamworks. L’album è stato registrato presso i Finnovox Studios in Finlandia e si avvale della produzione di Hiili Hiilesmaa e il mixaggio di Tim Palmer.
Il cammino di Tears on tape parte con la breve intro strumentale Unleash the red, brano dalle atmosfere cupe che traghetta gli ascoltatori verso la chitarra pesante che introduce All lips go blue. La voce di Valo si muove suadente tra riff accattivanti fino alla successiva Love without tears, una ballata rock di quelle a cui gli HIM ci hanno ormai abituati. Ancora chitarroni pesanti per I will be the end of you che lascia il posto alla melodia della title track, brano in cui Valo sfodera il suo lato più sornione e ammaliante. Into the night, Hearts at war sono pezzi che mostrano le due anime degli HIM: chitarre rock che accompagnano un cantato melodico e, se vogliamo, più poppeggiante. Dopo l’intramezzo musicale Trapped in autumn, si riprende la corsa di queste “lacrime su nastro” con il pezzo No love, altro brano che dosa bene il lato “love” e quello “metal” del sound degli HIM. Drawn & quartered è una ballatona rock in cui Valo ci delizia con mugugni ruffiani e falsetti dosati al punto giusto. La chitarra di Linde la fa da padrone nella strumentale Lucifer’s chorale, che fa spazio a W.L.S.T.D., brano che lascerà a bocca aperta i fans del lato più gotico degli HIM. Valo sfodera una voce baritonale che mette i brividi (quella che era tanto mancata nell’album precedente). La strumentale Kiss the void arriva a chiudere il tutto.
Tears on tape segna un grande ritorno, di quelli che non deludono. Gli HIM sono cambiati, la voce di Valo è cambiata (ma ci sta dopo vent’anni di carriera), ma senza snaturarsi e il loro Love Metal riesce ancora una volta a coinvolgere e sconvolgere con suoni potenti elargiti da una band in gran forma e testi che sono vere e proprie poesie. Ville Valo affermava: “In pratica stiamo facendo una cosa che chiamerei ‘modern retro’. Il disco suona come Roy Orbison e i Metallica. Lo volevamo vizioso, perverso e casinista, con una certa attitudine punk rock. Ma d’altro canto cercavamo anche quel feeling ingenuo, sentimentale e sognatore alla Roy Orbison” e non è andato tanto lontano dalla realtà. Un album che piacerà a chi li conosce da tempo, ma sarà anche in grado di portare nuove leve tra le file dei sostenitori della band finlandese.

Credits

Label: Razor & Tie – 2013

Line-up: Ville Valo (voce) – Mikko Lindström “Linde Lazer” (chitarra) – Mikko Paananen “Mige Amour” (basso) – Mika Karppinen “Gas Lipstick” (batteria) – Janne Puurtinen “Emerson Burton” (tastiera)

Tracklist:

  1. Unleash the red
  2. All lips go blue
  3. Love without tears
  4. I will be the end of you
  5. Tears on tape
  6. Into the night
  7. Hearts at war
  8. Trapped in autumn
  9. No love
  10. Drawn & quartered
  11. Lucifer’s chorale
  12. W.L.S.T.D.
  13. Kiss the void.

Links: Sito ufficiale, Facebook

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply