Da un lato l’improvvisazione jazz, dall’altro il voler costruire geometrie filmiche. Da una parte la batteria compulsiva di Mike Thies che scolpisce e scandaglia il tempo, dall’altra le cinque corde di violoncello sporcate di elettronica, di Topu Lyu. Il duo di Brooklyn vale una band rock intera, per attitudine e creatività cinematica. Il loro sound è sorprendente, è qualcosa di piacevolmente ibrido, sembrano in un momento in preda alle ali del destino come lo è Julia Kent e poi successivamente sono guidati dall’istinto post-rock dei migliori Mogwai, ed a tratti sono anche persi in spasmi jazzy e dub. I Live Footage non si pongono limiti, sono dei pittori dalla tavolozza di infiniti colori. Amano la sfumatura dell’improvvisazione che non dimentica il dettaglio della ricerca melodica. Le diciassette tracce dell’autoproduzione Doyers sono bozzetti disegnati ad arte per trascinare l’ascoltatore in vie ed incroci di una città immaginifica, dove la psiche umana non ha ancora perso l’assonometria della profondità sonora. La copertina è azzeccatissima. Disco strumentale che non annoia ma imbriglia in una sequenza di soluzioni geniali che sfruttano l’elettronica intelligente per vestire e moltiplicare di attitudine rock due strumenti come la batteria e il un violoncello. La bellezza è nella semplice complessità della realtà e la musica dei Live Footage la rivela.
Credits
Label: Autorprodotto – 2013
Line-up: Topu Lyo – Mike Thies
Tracklist:
1 Brooklyn Bridge
2 Foresight
3 Going Somewhere
4 Secret Cricket Meeting
5 Just Moving Parts
6 Mortality
7 Ant Colony
8 Caipirinha
9 Asian Crane
10 Korean Tea Shoppe
11 Lucien
12 New Breed
13 140 a.m.
14 Van Damme
15 Airport Farewell
16 Computer is Free
17 Purgatory (The Storm Has Passed)
Link: Sito ufficiale