“I Runa Raido sono l’energia, la voglia di sognare, l’incrocio di esperienze differenti. Un cuore grande e tanta immaginazione sono i primi strumenti a suonare.” Con queste parole si apre il sito dei Runa Raido, band che si è creata tra Frosinone e Roma nel Dicembre 2006. Questa la descrizione che si danno: “non si ispirano ad una band in particolare, ma sintetizzano le varie culture rock che si susseguono nel tempo“. Durante l’estate 2007 registrano le basi dei brani che andranno a comporre il loro primo Ep omonimo. Le registrazioni si concludono alla fine di luglio presso la sala KutsoNoise Home di Matteo Gabbianelli. Partecipano al concorso nazionale Italia Wave 2008 superando le prime selezioni d’ascolto e accedendo alle selezioni live. Hanno aderito, inoltre, a diverse associazioni, fra le quali il Fronte Popolare Per La Musica Libera e No Slappers, che danno la possibilità ai gruppi emergenti di esibirsi nei locali più importanti di Roma. Attraverso la distribuzione sotto licenza Creative Commons, è possibile il download gratuito dell’album dal sito della band o tramite il loro space. Scommettiamo che vi invoglio a farlo?
Il rock dei Runa Raido è sanguigno, presenta tutti gli elementi tipici del made in Italy. L’energia di Doira ci apre le porte di questo Ep: chitarre, batteria e una voce accattivante ti dicono: “siediti accanto e parlami se vuoi / sarò dolcemente distaccato“, anche se alla fine non ti rimarrà altro da fare che guardarti indietro e piangere, tanto “non c’è più bisogno di una ragione“. Anche se alcuni brani possono sembrare scanzonati, i testi dei Runa Raido lasciano poco spazio al disincanto. C’è la rabbia dolce, ma violenta che scaturisce dalle Dinamiche di un rapporto difficile (“Donna sei, / quando mi guardi scendo di un passo / Morirei, / dopo il traguardo sento il collasso / Credimi, / se avessi il coraggio, un colpo di lama, / Ti ferirei, / ma sono un codardo e mi sparo un colpo“), quella che esce prepotente quando si ha voglia di un Cambio Di Modalità, di rompere il Loop della vita e andarsene (“Sento muoverti ancora / fossi nuovo di qui andrei, / lontano, più distante di quanto poterei“) o di rifiutare la Festina Latente che ci viene offerta per cercare di mascherare la vita. Chiude l’album Pollution, un ballad acustica per chitarre e voci di stampo ambientalista, davvero d’atmosfera.
I Runa Raido mi hanno decisamente convinta e conquistata. E io, sono riuscita a farvi venir voglia di ascoltarli?
Credits
Label: Autoprodotto – 2007
Line-up: Marco Vallecoccia (voce, chitarra) – Alessandro Vona (chitarra, cori) – Letizia Gaetani (basso, cori) – Francesco Longo (batteria)
Tracklist:
- Doira
- Dinamiche
- Cambio di Modalità
- Loop
- Festina Lente
- Pollution
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