Home / Recensioni / Album / Moondog Mask – Hobocombo

Moondog Mask – Hobocombo

Louis Thomas Hardin (1916-1999), in arte Moondog, era un musicista di strada e compositore cieco. Stava ai bordi della 6th Avenue e indossava gli abiti di un vichingo, di un essere primordiale, mettendo a nudo la musica, rappresentandola per quello che è.
Partendo dalla sua eredità, gli italiani Hobocombo (trio formato da Rocco Marchi, Francesca Baccolini e Andrea Belfi) hanno deciso di realizzare un album che omaggia l’artista americano attraverso un sound davvero originale. Già nel 2011 la band aveva arrangiato e riproposto alcuni pezzi dell’artista di strada pubblicandoli in un disco, edito da Trovarobato/Parade, dal titolo
Now That It’s The Opposite, It’s Twice Upon A Time. Adesso ci riprovano con Moondog mask, un disco che si presenta come una sorta di potpourri musicale. Hanno preso i suoni che Hardin carpiva direttamente dalla strada vestendoli con una maschera che rende il loro sound raffinato e pieno di sfaccettature. Ci sono il jazz, il post-rock, il prog, i ritmi africani, il folclore italiano, i canoni medievali, il blues e persino la psichedelica.
Potremmo definire
Moondog Mask un album globale, dove i suoni del sud del mondo incontrano quelli del nord, dove non esistono confini di generi, dove quello che conta è solo la musica in tutta la sua semplicità e emozionalità.

Credits

Label: Trovarobato – 2013

Line-up: Andrea Belfi (batteria, voce) – Rocco Marchi (chitarra, synth, voce) – Francesca Baccolini (contrabbasso, voce)

Tracklist:

  1. Theme and Variations
  2. Desert Boogaloo
  3. East Timor
  4. Utsu
  5. Canon #6 (vivace)
  6. Canon #18 (adagietto)
  7. Baltic Dance
  8. Response
  9. The Old Serge and The Flutes
  10. To a Sea Horse
  11. Five Reasons

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Desert Boogaloo

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply