Il suo “vero” nome è Gianluca Lo Presti. Ha all’attivo dei lavori che segnano un vero e proprio crescendo nel suo modo di fare musica, nella sua personalità e personalizzazione. La creazione della Disco Dada Records, insieme a Lorenzo Montanà, ha rappresentato una nuova strada aperta sul confronto e sulla conoscenza musicale, avendo inciso dischi di artisti di altissimo livello, come i Cosmetic, Tying Tiffany e Simona Gretchen.
Nevica su Quattropuntozero aveva già stupito ascoltatori e addetti ai lavori con il suo album Lineare, ma con I diari miserabili di Samuel Geremia Hoogan ha raggiunto altri livelli di coinvolgimento, di espressione.
Geremia Hoogan non esiste, se non nella mente di Lo Presti. Oppure è pseudonimo dello stesso Lo Presti. Certamente c’è una parte della sua vita, quella più profonda, scavata, vicina al dolore, che emerge in maniera quasi violenta, senza inutili filtri ad attutire i colpi.
La musica, più che elettronica o altre definizioni possibili, è surreale. Più che creare l’atmosfera, è l’atmosfera. E’ lo spazio in cui ci si muove. La sua voce così vicina a Battiato, così lontana dal suo ordine e dalla sua fermezza, è un abito elegante che si logora, che si consuma.
Lo trovo spaventosamente vero, sincero, vivo. Senza possibilità di ritorno, di perdono. Come il nome di ogni brano: Promiscuità, L’amputazione, Gli avanzi, etc. Non si vuole dare un quadro “bello”, si vuole dare un quadro reale. Punto. Che incrocia il bello ma lo fa attraverso il male, La tossicità della felicità, appunto, come il brano che vede ospite il grande Umberto Palazzo: “tutto cambia e niente è permanente, mangia la tua fragola e assaporala, mentre la tigre aspetta di divorare te”.
Un disco che è un nido nero, un luogo chiuso e stretto dal quale vedere il mondo.
Un punto di partenza e di arrivo. La bocca del cannone. Il terrore dello sparo, il culo a terra, la gioia dell’essere vivo.
Credits
Label: Disco Dada – 2013
Line-up: Gianluca Lo Presti (testi e musiche) – Bruno Dorella (batteria e percussioni in 3, 6, 8) – Umberto Palazzo (chitarre e voce in 8) – Giuseppe Lo Bue (chitarre in 1, 4, 7) – Francesco “Fresco” Cellini (violoncello, arrangiamenti in 4) – Lorenzo Montanà (sint, elettronica, basso in 1, 5, 8)
Tracklist:
- Promiscuità
- Gli avanzi
- L’amputazione
- Borderline
- La vita che passa
- Salmo 11
- Incolume
- La tossicità della felicità
- Ailin
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