Un quartetto che vi manderà in fibrillazione i neuroni e che vi spingerà a toccare i picchi più alti della vertigine. I Junkfood hanno elaborato il mathcore che incontra il free jazz in una forma ebbra, assillante, suggestiva. The cold summer of the dead è un tornante verso la vetta, una strada dimessa dalla quale però si gode del più ipnotico panorama onirico. L’elettronica che vezzeggia il post rock per così dire, intarsi di silenzi luminosi e strumenti gravi che ricordano in monologhi cupi, profilando sotto i piedi dell’ascoltatore una voragine tra i fiordi scandinavi. Dalla Trovarobato con amore, un disco ricco di sorprese, un disco che fa credere ancor di più ai giovani talenti delle etichette indipendenti. Epiche chitarre di In circles, ossessiva e febbricitante Below the belt, una corsa nel caos in Days are numbered. Tutto questo e molto altro ciò che verrà agitato nella vostra mente è questo disco.
Credits
Label: Trovarobato-2014
Line-up: Paolo Raineri (trumpet and el.fx ), Michelangelo Vanni (guitar), Simone Calderoni (el.bass and el.fx), Simone Cavina (drums)
Tracklist:
- In
- Days are numbered
- The maze
- On canvas
- The quiet sparkle
- As one
- Below the belt
- In circles
Link: Sito Ufficiale, Facebook