Quanti sono i Sons of the Sea? Due, e bastano. Il primo è Brandon Boyd, una delle voci più versatili e particolari dell’era post-grunge e l’altro è il produttore polistrumentista Brendan O’Brien che ha collezionato più primi posti in classifica BillBoard (è stato il produttore di album magici come Blood Sugar Sex Magik dei Red Hot Chili Peppers, Purple degli Stone Temple Pilots, Vs. dei Pearl Jam, Evil Empire dei Rage Against the Machine, A Crow Left of the Murder degli Incubus, per citarne solo alcuni!). Da questi due pilastri del rock americano degli ultimi trent’anni ci si poteva aspettare il classico disco di alternative rock valvolare un po’ scontato e molto omogeneo nei suoni e negli arrangiamenti. E qui proprio nasce la sorpresa… questo disco ha essenzialmente un’anima pop-soul che si dipana solo a tratti in trame più crossover. In ogni brano le sfumature ed i diversi colori della voce del leader degli Incubus sono evidenziate al massimo. La cura dei dettagli degli arrangiamenti è unica, ci sono continui cambiamenti di atmosfere. Una tracklist che scivola una bellezza. Un disco vario e fresco dove eccellono sicuramente il fantastico singolo Come together, Jet Black Crow e Space and Time. La potenza melodica di questi brani si manifesta anche in versione acustica (le bonus track). L’album d’esordio delle due vecchie volpi del rock americano, che hanno deciso di cimentarsi nel pop, è impeccabilmente carico di energia. Potremmo definirlo power-pop perfetto.
Credits
Label: Avow! records – 2014
Line-up: Brandon Boyd – Brendan O’Brien.
Tracklist:
1. Jet Black Crow
2. Space and Time
3. Untethered
4. Plus Minus
5. Great Escape
6. Come Together
7. Where All the Songs Come From
8. Avalanche
9. Lady Black
10.Hey, That’s No Way to Say Goodbye
Link: Sito ufficiale.