Home / Recensioni / Album / Prenditi Quello Che Meriti – Gnut

Prenditi Quello Che Meriti – Gnut

domestico_2014Ci sono zone dell’anima che distano chilometri di verità dal rumore intorno che ci obbliga a scordare. Zone dove metti al riparo i nomi che incontri, le storie che scrivi respirando ciò che sei in te e negli altri, i ritorni a casa da solo, le albe che scruti, la pioggia che ascolti, il viaggio per imparare il tuo passato e il tuo futuro, le radici per darti risposte nette al senso di appartenenza. Queste zone sono materia per pochi poeti della musica. Materia da trasformare in suono, tra strumenti e parole che accarezzano la melodia calandola in una forma specialissima di folk che è questione di attitudine, di profonda naturalezza. E il blues fa il resto, come un antico sigillo che marchia la voce come un bene rarissimo e prezioso.
Domestico conferma tutto il suo talento con Prenditi quello che meriti, terzo capitolo della carriera, mostrando tutta la bellezza delicatissima di una scrittura che lo rende meravigliosamente unico. Certo, è un cantautore, ma non ha niente in comune con qualsivoglia scena odierna. In lui convivono tradizione e modernità, italiano e dialetto, luce e ombra, pacatezza e impeto.
Prenditi quello che meriti intona un messaggio positivo che chiama in causa il karma e lo slancio. Svela una svolta, emotiva e artistica per il cantautore partenopeo. Si fa elogio della dolcezza e della poesia.
Ogni brano del nuovo disco è un piccolo gioiello di cura e ispirazione. Ci senti il legame con Napoli, forte, fortissimo, ma non vincolante. Ci senti il mare tra le strofe. Ci senti i viaggi. Ci senti il cuore. Il cuore di chi ama la musica di Nick Drake (ricordato sia con l’accordatura in dadgad che con la citazione da From The Morning all’inizio di Foglie di dadgad), quella africana (musa per Dimmi cosa resta) e quella delle proprie origini ancorata ad una precisa tradizione non solo musicale ma anche letteraria, che va da Salvatore Di Giacomo a Libero Bovio (Solo una carezza e la cover di Passione).
Fiume lento (feat. Giovanni Gulino dei Marta sui tubi), Estate in dadgad e Universi sono brani dalla notevole importanza lirica. Prove inequivocabili del valore di Domestico.
Le cose belle non hanno bisogno di clamore, di strategia. Stanno lì, brillano in attesa di essere scoperte. E questo disco è una cosa bella. Bellissima.

Credits

Label: INRI – 2014

Line-up: Testi, musica, arrangiamenti e produzione artistica: Claudio Domestico (GNUT) tranne “Passione” (testo di Libero Bovio, musica di Ernesto Tagliaferri e Nicola Valente). Preproduzione album: “K-Lab studio” con Giuseppe Fontanella e “Casa Chessa” con Daniele Chessa
– a “NGR studio” (di Francesco De Nigris): bassi e batterie
– a “Casa Andreani”: chitarre acustiche, voci, violoncelli, sezione fiati,chitarre elettriche, cori, armonica, percussioni
– a “Casa Piro”: pianoforti, cori (Francesca Risoli, Marina Ladduca) e voce Giovanni Gulino
– a “Casa Pesce”: pianoforti e piano rhodes (Fish)
– al “Clivo Studio”(Roma): lap steel, cori (Forni, Graziano, Angelini, Awa Ly, Carocci), pianoforti (Mr.Coffee)
– a “Casa Graziano”: chitarre elettriche (Francesco Forni, Gnut), voce Ilaria Graziano
– a “Casa Carocci”: controcanti
– a “Casa Sansone”: voce Dario Sansone
– a “Casa Vitale”: cori afro
– al “Monopattino studio” (Sorrento): pianoforte (Gnut), chitarra slide, cori (Piero Battiniello, Fofò Bruno)
Mix: Guido Andreani al “Monopattino studio” (Sorrento). Assistente in studio: Peppe De Angelis. Mastering: Alessandro Di Guglielmo da “Elettroformati” (Milano)

Tracklist:

  1. Non è tardi
  2. Fiume lento
  3. Quello che meriti
  4. Solo una carezza
  5. Foglie di Dadgad
  6. Estate in Dadgad
  7. Dimmi cosa resta
  8. Ora che sei
  9. Torno
  10. Universi
  11. Passione

Links:Sito Ufficiale, Facebook

Non è tardi – Video

Prenditi quello che meriti – Streaming

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply