Questi ragazzi di Kendal continuano nella loro ricetta vincente. Raffinano il loro indie-rock intingendolo in sonorità più synth-pop ed esaltando un po’ di più l’aspetto emozionale. Sul loro suono aleggia sempre lo spettro r’n’b e funk, eppure in questo quarto album è solo suggestione. Le ritmiche sono sempre particolari, mai troppo standard. La dicotomia dei Wild Beasts basata sul cantante Hayden Thorpe ed il bassista Tom Fleming continua ad espletare la sua forza complementare. Questo accade a livello di registri vocali, più alti toccati da Thorpe (come in Mecca, Wonderlust) e più bassi toccati da Fleming (come in Nature Boy, Daughters) che si fondono con grande eleganza in A Simple Beautiful Truth e Sweet Spot. La scrittura dei testi è incentrata sullo stato confusionale dell’uomo moderno, in balia di insicurezze ed imbarazzi, tra il dover essere cacciatore e preda nella società, dove non si cerca più l’amore (“Don’t confuse with me someone who gives a fuck”, Wonderlust ). La creatività di quest’anima duale della band ci rimanda ad una più famosa e immensa, come quella targata Dave Gahan e Martin Lee Gore dei Depeche Mode. I Wild Beasts sono tra le cose più belle della terra di Albione negli ultimi dieci anni. Non c’è solo clamore promozionale ma molta sostanza artistica. Un progetto curato e di qualità.
Credits
Label: Domino Records – 2014
Line-up: Hayden Thorpe (voce, chitarra, basso, tastiera) – Ben Little (chitarra, tastiera) – Tom Fleming (basso, voce, chitarra, tastiera) – Chris Talbot (batteria, voce).
Tracklist:
- Wanderlust
- Nature Boy
- Mecca
- Sweet Spot
- Daughters
- Pregnant Pause
- A Simple Beautiful Truth
- A Dog’s Life
- Past Perfect
- New Life
- Palace
Link: Sito ufficiale.